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In Consiglio metropolitano il dibattito sul progetto di una variante al ponte Preti

La viabilità nel Canavese occidentale e nell’Eporediese è stata al centro di un articolato dibattito nella seduta del Consiglio metropolitano del 31 gennaio, in occasione della discussione di una mozione sul cosiddetto “ponte Preti” di Strambinello sulla Strada Provinciale 565, presentata dal gruppo consiliare “Città di città”. Al termine della discussione l’assemblea ha deciso che la mozione verrà ridiscussa nella Commissione competente e successivamente riportata in aula per l’approvazione.
Il gruppo di centrosinistra ha chiesto notizie sulla gestione del traffico sul viadotto sul torrente Chiusella e ha chiesto che la questione venga affrontata in un confronto serrato con la Regione, Ente che potrebbe mettere a disposizione le risorse per realizzare una variante. Il Consigliere delegato ai lavori pubblici ha affermato di condividere lo spirito della mozione, ma non la premessa, derivante da articoli di stampa e dalla presa di posizione di un’associazione del territorio. Il Consigliere delegato ha poi spiegato che i tecnici della Città metropolitana hanno assicurato che il ponte Preti è costantemente monitorato e che non vi sono pericoli imminenti di cedimento. Vi sono semmai problemi sulla parte più superficiale “a vista” dell’infrastruttura, che non desta comunque preoccupazioni in merito alla situazione strutturale.
La realizzazione di un nuovo ponte e la contestuale rettifica della sede stradale - eliminando l’attuale strozzatura e l’andamento tortuoso della Provinciale 565 - è inserita in un’ipotesi di accordo di programma su di una serie di strade individuate dal Ministero dei Lavori pubblici, che potrebbero oggetto di una riclassificazione a rete stradale nazionale, con il ritorno quindi alla gestione Anas. In merito a tale intervento la Città Metropolitana ha da tempo redatto un progetto preliminare.
Sono comunque previste nel corso del 2018 una serie indagini diagnostiche sul ponte, con informazioni anche in remoto, per un monitoraggio costante sulla sicurezza dell’infrastruttura. Il Consigliere delegato ha proposto di riesaminare ed emendare la mozione nella Commissione competente. La vicecapogruppo della lista “Città di città” ha chiesto che mozioni come quella in discussione vengano regolarmente e sistematicamente analizzate dalla Commissione stessa. Uno dei Consiglieri della Lista civica per il territorio ha fatto riferimento alle precisazioni fornite dai tecnici alla Commissione competente, ribandendo che gli esperti escludono pericoli imminenti, anche perché il traffico pesante sul ponte negli ultimi anni è diminuito.
Rimane aperto il tema della necessità di un collegamento più veloce e razionale tra il Canavese occidentale e l’Eporediese, sottolineato dal Sindaco di Bollengo, vice-portavoce della Zona omogenea 9 Eporediese. Il primo cittadino di Bollengo ha passato in rassegna i punti critici della viabilità ex statale e provinciale nel territorio dell’Eporediese, facendo riferimento al progetto di miglioramento e messa in sicurezza della “Pedemontana”, che avrebbe dovuto collegare in modo più razionale e veloce il Biellese, l’Eporediese e il Canavese occidentale. Il vice-portavoce della Zona 9 ha precisato che esiste già una valutazione del costo di realizzazione di una variante al ponte Preti, che ammonterebbe a circa 20 milioni di Euro. Il Sindaco di Bollengo ha poi ricordato che le esigenze del territorio comprendono anche il traforo del Monte Navale ad Ivrea, inspiegabilmente depennato dall’elenco delle richieste oggetto di confronto tra la Città metropolitana e l’Anas. Il Sindaco di Rivarolo, portavoce della Zona omogenea 8 Canavese Occidentale, ha ringraziato per le rassicurazioni sullo stato strutturale del ponte, ma ha chiesto un impegno nel confronto con l’Anas per la realizzazione di una viabilità alternativa in una zona interessata da un notevole traffico pesante. Secondo il primo cittadino di Rivarolo, per ovviare alla difficoltà per i TIR di incrociarsi sul ponte si potrebbe consentire il traffico pesante sul viadotto in un solo senso di marcia, utilizzando l’autostrada Torino-Ivrea per l’altro senso, ovviamente senza il pagamento del pedaggio. Il gruppo della lista “Città di città” ha ribadito che le premesse della mozione sono più che motivate, mentre il Vicesindaco metropolitano ha concordato con il Sindaco di Bollengo sull’esigenza che gli amministratori facciano lobby al servizio del territorio. È un atteggiamento che deve essere tenuto anche nella predisposizione del Bilancio. I portavoce delle Zone omogenee verranno pertanto informati sull’ordine del giorno dei lavori della Commissioni e si terranno regolarmente incontri nei diversi territori per raccoglierne le esigenze. I Sindaci di Bollengo e Rivarolo sono quindi stati invitati dalla Lista civica per il territorio a partecipare ai lavori della Commissione che affronterà nuovamente il tema del ponte Preti.