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Disagi sulla A32, gli amministratori locali incontrano online Sitaf e Ministero

Si intensifica l’impegno degli amministratori del territorio della Valle di Susa per sollecitare Sitaf a ridurre il più possibile i disagi per gli automobilisti che da inizio maggio si sono trovati alle prese con la chiusura degli ingressi di Avigliana sull'autostrada A 32 senza il necessario preavviso.

Una riunione online ha consentito a Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Unione montana Valle di Susa e sindaci del territorio di interloquire direttamente sia con il Ministero delle infrastrutture che con Sitaf per riportare le fortissime e numerose preoccupazioni sollevate dal territorio sulle modalità di chiusura degli accessi all’autostrada.

Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino ha proposto di rendere più scorrevole il traffico verso Torino al mattino dalle 7:00 alle 9:00 aprendo due corsie in questa direzione, una dove adesso c'è il cantiere e un'altra dove invece solitamente si viaggia in direzione del Tunnel del Frejus.

Anche se questa soluzione prevede una movimentazione di uomini e di segnaletica che deve essere gestita con grande rapidità durante il giorno e che probabilmente comporta anche dei costi - ha spiegato il vicesindaco metropolitano - in questo modo si mettono a disposizione due corsie a chi deve raggiungere Torino per lavoro e si aumenta la portata dell'autostrada in sicurezza e in tempi accettabili.

Nell’incontro, Sitaf ha fornito spiegazioni sulla organizzazione del cantiere che sono valide da un punto di vista tecnico, ma che comunque non risolvono il problema di accessibilità. Ha aggiunto che sta valutando soluzioni per agevolare di più il traffico: la proposta avanzata dal territorio potrebbe essere una di quelle recepite.
La Città metropolitana è pronta a mettere a disposizione la propria struttura di viabilità per possibili iniziative comuni insieme a Sitaf, sempre per venire incontro alle esigenze degli utenti: indispensabile però che sia attuato un maggiore coordinamento dei cantieri e un maggiore confronto su quelle che devono essere le iniziative future, anche perché è forte la preoccupazione per quello che potrebbe capitare in estate quando è prevista la chiusura dei due accessi di Avigliana.

Tutti hanno segnalato che la mancanza di comunicazione preventiva ha creato malumore e disagi, perché non si è tenuto sufficientemente conto delle legittime esigenze di mobilità dell'utenza valsusina: è mancata la comunicazione tempestiva ai Comuni, alla Città metropolitana stessa, alle Polizie Municipali e agli utenti.