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Comuni in linea, viabilità in primo piano: primo appuntamento con Leini, Caselle e Carignano

Lunedì di “debutto” per Comuni in linea, l’appuntamento settimanale che Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino con la delega alle opere pubbliche, ha deciso di dedicare ai sindaci per affrontare il complesso tema della viabilità, con un confronto puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.

Il primo incontro si è svolto con i sindaci di Leini Renato Pittalis (anche portavoce della zona omogenea 4, Area metropolitana Torino Nord) e con il sindaco di Caselle Luca Baracco. Insieme per portare l’attenzione sugli ingressi principali ai due Comuni lungo la Ss 460 all’intersezione con la Sp 10: da tempo si parla di diminuirne la pericolosità, oltre che migliorare l’accessibilità, con la costruzione di due rotatorie. Un progetto condiviso ma anche collegato all’apertura del centro commerciale Open Mall di Caselle e che sta subendo rallentamenti.

Altro incrocio difficile: sulla Sp 267 all’intersezione con la Sp 12, una rotatoria migliorerebbe l’ingresso alle municipalità di Leini e Mappano e renderebbe più fluido il traffico.

Successivamente, il sindaco di Carignano (che fa parte della Zona Omogenea 3, l’Area metropolitana Torino Sud) Giorgio Albertino ha portato una lunga lista di segnalazioni, alcune più urgenti, come le rotatorie sulla Sp 122 a Tetti Faule e quella sulla Sp 663 di Saluzzo in frazione Campagnino nel territorio dei Comuni di Carignano e Lombriasco, altre più complesse, come l’ipotesi di ricostruzione del ponte sul Po fra Carignano e Villastellone.

Jacopo Suppo, supportato dai Dirigenti della Direzione Viabilità 1 e 2, ha ascoltato attentamente e preso nota, garantendo la disponibilità della Città metropolitana a verificare e interloquire con gli altri enti e realtà territoriali coinvolti per cercare soluzioni.

“Questi incontri sono importanti” ha spiegato il vicesindaco Jacopo Suppo “perché mi pare che in questi ultimi anni i Comuni si siano sentiti soli con i loro problemi. Ripartire dal dialogo, da una conoscenza approfondita di ogni singolo problema consentirà di progettare e costruire un cronoprogramma condiviso con il territorio”.