“È chiaro che il ponte Preti, costruito oltre un secolo fa, non è più adeguato ai volumi di traffico attuali, non consentendo l’incrocio tra i mezzi pesanti, con i conseguenti intasamenti del traffico. - ha notato il Vicesindaco Jacopo Suppo - La Statale 565 è tornata nel 2021 di competenza dell’ANAS, ma nel frattempo gli uffici tecnici del Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città metropolitana hanno redatto uno studio di fattibilità tecnico-economica, che è stato messo a disposizione dell’ANAS e del territorio canavesano, che attende l’opera da molto tempo. Nel 2020 La Città metropolitana è riuscita a farsi assegnare dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un finanziamento di 19,7 milioni per la costruzione del nuovo ponte. Dobbiamo celermente adeguare lo studio di fattibilità alla nuova normativa sugli appalti pubblici e considerare l’impatto del rincaro dei materiali. Gestiremo la procedura di appalto integrato e, una volta realizzato, trasferiremo il ponte al demanio dell’ANAS”.
“Rimane aperta la questione della riorganizzazione complessiva della viabilità di accesso ai due lati del ponte, realizzabile in una seconda fase a cura dell’ANAS e secondo le esigenze segnalate dagli amministratori locali e dalla Città metropolitana. - ha sottolineato Suppo - Per il nuovo ponte e la viabilità di accesso si stima una spesa complessiva di 34 milioni di euro. Ma, intanto, è importante far partire il primo lotto dei lavori, che è il più importante, perché riguarda la costruzione di un viadotto finalmente adeguato al traffico pesante”.
“Una viabilità più moderna significa anche una migliore vita sociale e uno stimolo alle attività economiche. - ha sottolineato il Sindaco di Castellamonte e Consigliere metropolitano Pasquale Mazza – Il nuovo ponte, sulla cui carreggiata due TIR potranno incrociarsi senza problemi, consentirà al nostro territorio di attrarre nuove attività produttive, potendo offrire infrastrutture viarie all’altezza delle esigenze delle aziende”.
