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In corso le indagini sulla morìa di pesci nella Roggia di Oglianico

Sono in corso le indagini per individuare i responsabili dell’improvvisa mancanza di acqua nella Roggia di Oglianico, che è alimentata dalla Roggia di Favria, canale che preleva acqua dal torrente Orco per condurla ad una fitta rete di canali utilizzati per l’irrigazione. La mancanza di acqua nella Roggia di Oglianico ha provocato nei giorni scorsi la morte di qualche centinaio di Trote, Vaironi e Lamprede.

Gli agenti faunistico-ambientali del Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della Città Metropolitana di Torino sono intervenuti nella mattinata di lunedì 13 febbraio insieme alle guardie volontarie della FIPSAS in località Bandone, nel territorio del Comune di Cuorgnè, per verificare una segnalazione sulla mancanza di acqua nella Roggia di Oglianico. È proprio in quest’ultimo corso d’acqua che si è verificata la morìa di pesci. Gli agenti faunistico-ambientali sono comunque riusciti a recuperare e a salvare molti esemplari di pesci e hanno disposto il ripristino immediato del deflusso minimo vitale di acqua nella roggia, mettendo in sicurezza i pesci ancora presenti.

La prassi comune prevede che, in caso di messa in asciutta per effettuare le operazioni di pulizia e manutenzione, i responsabili della gestione dei corsi d’acqua diano comunicazione delle operazioni stesse al Servizio Tutela Fauna e Flora, il quale predispone e attua il prelievo della fauna ittica e il successivo reinserimento una volta ristabilito il normale deflusso dell'acqua.

I responsabili della mancanza di acqua nella Reggia di Oglianico e della morìa di pesci rischiano una sanzione amministrativa di 3.300 Euro.