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Fuoristradisti scatenati nei boschi del Pinerolese: controlli e sanzioni

Nei primi giorni del 2015 la collaborazione tra le guardie venatorie-ambientali della LAC (Lega per l'Abolizione della Caccia), il Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale e le Guardie Ecologiche Volontarie della Città Metropolitana di Torino ha consentito una efficace azione di contrasto all'attività fuoristradistica non consentita nei boschi delle valli pinerolesi. L'operazione è stata possibile anche e soprattutto grazie alle segnalazioni pervenute da privati cittadini.

Sabato 10 gennaio, durante un servizio congiunto, una pattuglia dei due corpi di vigilanza ambientale ha individuato un gruppo di otto motociclisti in località Montagnetta, a monte della Rocca Vautero, nel territorio del Comune di Pinerolo. I motociclisti sono stati fermati e sottoposti agli accertamenti di legge, perché percorrevano i sentieri che si diramano nei boschi. L'operazione si è conclusa con l'applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla Legge regionale 32 del 1982, che, all'articolo 11, vieta l'attività fuoristradistica su tutto il territorio regionale. Il divieto è esteso anche ai sentieri di montagna, alle mulattiere, alle piste e strade forestali che sono segnalate ai sensi della Legge regionale 27 del 1981. Per cinque motociclisti la sanzione è stata raddoppiata, in quanto le loro moto risultavano essere prive di targhe.

L'attività fuoristradistica è vietata in quanto può essere gravemente dannosa per l'ambiente naturale, a causa del disturbo arrecato alla fauna selvatica e agli escursionisti che desiderano praticare attività sportiva nei boschi, ma anche dei possibili danni alla flora e all'ambiente nel suo insieme. I trasgressori sono puniti con la sanzione amministrativa da 56 a 340 Euro, maggiorata nei casi in cui il mezzo motorizzato non risulti regolarmente immatricolato, sia privo di targa, sia privo di assicurazione o di libretto di circolazione, sia impiegato nei territori ad altitudine superiore a mille metri sul livello del mare. La legge prevede come sempre possibile il sequestro del mezzo.

Le tracce del passaggio dei fuoristradisti sono purtroppo evidenti e presenti in molti sentieri boschivi del Pinerolese, danneggiati dall'azione dei pneumatici tassellati. E' anche frequente il rinvenimento di rifiuti, derivanti da riparazioni improvvisate dei mezzi motorizzati o dalla perdita di parti meccaniche durante le escursioni.
Viste le numerose segnalazioni pervenute da privati cittadini e le condizioni climatiche sinora favorevoli all'attività fuoristradistica, è prevista una intensificazione dei controlli.