I NOSTRI COMUNICATI

 

Appuntamenti con i sapori tradizionali a Perosa Argentina, Novalesa e Piobesi

A Perosa Argentina, dichiarata Città del Formaggio 2022, la rievocazione storica “Poggio Oddone - Terra di confine, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, giunge alla ventitreesima edizione e propone tre giorni di iniziative che spaziano dalla cultura all’enogastronomia. I festeggiamenti iniziano venerdì 16 settembre con il concerto benefico di Ludovico Sanmartino al cinema teatro Piemônt, il cui ricavato è devoluto al finanziamento delle spese sostenute dall’associazione culturale Poggio Oddone per la presentazione del libro storico e di una mostra su Perosa. Sabato 17 settembre alle 15 è invece in programma una camminata di regolarità riservata a squadre di tre partecipanti, alla quale ci si può iscrivere a partire dalle 14,30 nel parco Tron di Villa Willy. La partenza è fissata in piazza Marconi, l’iscrizione costa 3 euro e il ricavato dell’iniziativa, organizzata dall’associazione Poggio Oddone in collaborazione con la Libera Associazione Valli Chisone e Germanasca, sarà devoluto all’oratorio di Perosa. Alle 16 nella piazzetta di via Re Umberto si presenta invece il libro “Alpi inviolabili. Il Vallo Alpino fino alla Guerra Fredda”, pubblicato recentemente da Mauro Minola e Ottavio Zetta per i tipi dell’editore Susalibri. A seguire la presentazione della mascotte ufficiale di Perosa Argentina Città del Formaggio 2022 e l’inaugurazione di alcune mostre, che saranno visitabili nei fine settimana sino al 16 ottobre e che sono dedicate ai quadri di Desirée Catena riuniti sotto il titolo “Riflessi di realtà nel sogno”, alle fotografie naturalistiche di Alex Sfragaro, ai quadri di Laura Ughetto e delle sue allieve, alle “Fortificazioni delle Valli Chisone e Germanasca” a cura dell’associazione Poggio Oddone, ai lavori dei partecipanti ai laboratori dell’Unitre Perosa e Valli, agli elaborati artistici degli allievi dell’istituto Buniva di Pinerolo e del Centro socio terapico di Perosa. Alle 17,30 scocca l’ora dell’aperi-dance, con i balli proposti dalla scuola Cuban Break di Perosa e dal gruppo country Edelweiss di Luserna San Giovanni. Dalle 18,30 in avanti nei bar e nei ristoranti l’iniziativa “Perosa in musica” propone aperitivi, cene, musica e karaoke. Alle 21 al teatro cinema Piemônt l’associazione culturale “Gli amici della Fisarmonica” organizza il concerto “Ricordandoti”, in memoria del maestro Guido Lageard.
La Fiera del formaggio Plaisentif di domenica 18 settembre valorizza i prodotti artigianali e agroalimentari tipici, dalle 9 alle 18 nei parchi Tron e Gay. Il pubblico può votare dalle 15 alle 16,30 quello che ritiene il miglior Plaisentif tra quelli portati in fiera dai produttori della Val Chisone. Non mancano le dimostrazioni degli antichi mestieri, mentre nel corso della Messa in costume, che inizia alle 10 nella chiesa parrocchiale, l’associazione Poggio Oddone distribuisce il pane benedetto. Alle 11 si tiene la cerimonia ufficiale con la quale l’ONAF, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio, conferisce a Perosa il titolo di Città del Formaggio 2022. Con l’occasione viene consegnato il premio intitolato al compianto Ivano Challier, protagonista della riscoperta e del rilancio del Plaisentif. A completare il programma della giornata festiva lo spettacolo “Il diario di Madame D, nobildonna di Perosa del XVI secolo”, la musica del gruppo occitano Descarpentats, un concorso fotografico, le esibizioni del gruppo di sbandieratori e musici “Cigno Nero” di Collegno, del gruppo storico del Torneo di Maggio alla Corte di Re Arduino di Cuorgnè e dei falconieri “Compagni di viaggio” di Balzola, lo spettacolo circense “On the road” alle 15 in piazza I Maggio, laboratori, spettacoli, letture e giochi per i bambini.


NOVALESA CELEBRA LA PATATA CON LA TRADIZIONALE FIERA

Domenica 25 settembre nell'area polivalente Rocciamelone a Novalesa è in programma la diciottesima edizione della Fiera della patata, della toma e della cipolla rossa, organizzata dal Comune in collaborazione con il locale gruppo dell’ANA, la Pro Loco, i volontari AIB, l’associazione del Museo di vita montana e la locale banda musicale. Sabato 24 alle 20,30 nel salone parrocchiale è in programma una gara di pinnacola. Domenica 25 la fiera si apre alle 9 nell’area attrezzata di via Ferrera con in mostra le patate, la toma, le cipolle rosse e le altre specialità gastronomiche della Val Cenischia, ma anche i manufatti artigianali. Si può pranzare su prenotazione ai ristoranti Della Posta e Delle Alpi. Nel pomeriggio si esibisce la banda musicale di Novalesa. Dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 della domenica è possibile visitare la Casa degli Affreschi - con l’esposizione “Porte e finestre di Novalesa, i migliori scatti del fotografo d’arte Franco Genero” - la chiesa parrocchiale e la Confraternita.

IL DOLCE “CARITÔN” PROTAGONISTA DELLA SAGRA DEL PANE DI PIOBESI

La Sagra del Pane di Piobesi Torinese continua il suo percorso di crescita, con l’ormai tradizionale patrocinio della Città Metropolitana di Torino. La Sagra, nata quasi timidamente attorno all’antico forno della borgata Tetti Cavalloni, è giunta alla ventesima edizione e si è ricavata un suo spazio nel panorama delle manifestazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni locali.
Domenica 25 settembre ai Tetti Cavalloni sono in programma la mostra mercato dei prodotti agricoli locali e le degustazioni a cura dell'associazione dei produttori del pane dolce tradizionale “Caritôn”, inserito nel 2013 nel “Paniere” dell’allora Provincia di Torino. È inoltre in mostra la filiera della farina di Stupinigi, dal chicco di grano alla produzione del pane, che sta suscitando un notevole interesse tra i consumatori più attenti ai prodotti a Km zero. A completare il programma della giornata vi sono l’esposizione di trattori d'epoca, la rievocazione degli antichi mestieri, il raduno degli appassionati della Vespa Piaggio, i laboratori gratuiti di panificazione per adulti e bambini, la musica itinerante e il concorso fotografico “Pane in Fiera”. Nel centro storico sarà possibile visitare il castello che ospita l’accademia di cucina ISFE, salire sulla panoramica torre medioevale che domina il paese e visitare nella biblioteca la mostra “Un’epica senza dei. Solitudine, natura e storia nell’opera di Beppe Fenoglio”, curata dagli allievi del Liceo Newton di Chivasso. Molto interessanti anche le visite all’antica Pieve di San Giovanni. Per i buongustai domenica 25 settembre è in programma la passeggiata gastronomica “Il sentiero del pane e del Caritôn”, con partenza davanti al Municipio e arrivo ai Tetti Cavalloni. Per informazioni si possono chiamare i numeri telefonici 011-9657083 e 335-7783636, scrivere a segreteria@comune.piobesi.to.it o visitare il sito Internet www.comune.piobesi.to.it
Un’anteprima letteraria della Sagra del Pane è in programma venerdì 23 e sabato 24 settembre nella biblioteca, per iniziativa del Comune di Piobesi, in collaborazione con la libreria “Il Cammello” e con il gruppo di lettura #piobesichelegge e in occasione della festa delle biblioteche SBAM Sud Ovest. Sono in programma l’apertura della mostra “Un’epica senza dei”, letture ad alta voce e la festa dei nuovi nati con Valeria Decubellis, un laboratorio di creatività, il Books’ JukeBox e incontri con giornalisti e scrittori.Per informazioni e prenotazioni delle letture e degli incontri si può chiamare ilnumero 011-9657846 o scrivere a biblioteca@comune.piobesi.to.it


APPROFONDIMENTI

IL PLAISENTIF, FORMAGGIO DELLE VIOLE

Noto ai gourmet come il “Formaggio delle viole”, il Plaisentif è una prelibata tometta che si confeziona nel mese di giugno, quando i fiori che ingentiliscono i prati degli alpeggi rendono il latte particolarmente profumato. In Val Chisone i margari lo producono da almeno cinque secoli, ma questa vera e propria rarità ha rischiato di scomparire ed è stata salvata dall’impegno degli Enti locali. Grazie a un progetto di riscoperta e valorizzazione dell’allora Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e del Comune di Perosa Argentina, sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura e Montagna della Provincia di Torino, dai primi anni del nuovo millennio se ne producono alcune centinaia di forme all’anno, confezionate con latte crudo intero, stagionate per 80 giorni, numerate e marchiate a fuoco. L’allora Provincia nel 2009 inserì il Plaisentif nel proprio Paniere dei prodotti tipici, mentre l’anno successivo si costituì l’associazione dei produttori. La terza domenica di settembre durante la manifestazione “Poggio Oddone Terra di Confine”, le vie di Perosa Argentina ospitano la Fiera del Plaisentif, che ha origine nella notte dei tempi, quando i margari scendendo dall'alpeggio sostavano a Poggio Oddone, dando vita al più importante mercato della valle. Nobili e alti funzionari non facevano mai mancare il Plaisentif sulle loro tavole, mentre i margari del Delfinato lo offrivano ai governanti, affinché anche in territorio sabaudo ne fosse consentito lo smercio. Oggi il turista lo può trovare (anzi, prenotare, ma per tempo!) presso i margari della Val Chisone.

IL “CARITÔN” DI PIOBESI, DOLCE POVERO DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE

Il termine “Caritôn” affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato, con alcune varianti nel nome, al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica. Il Caritôn non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.
La produzione del Caritôn è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti "Pani della carità", utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali. Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano.
Tuttavia il termine Caritôn si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Inizialmente confezionato con pasta di pane, a volte addizionato di burro, il Caritôn è diventato col tempo un vero e proprio dolce, con l’utilizzo di un impasto di farina dolcificata. Si presenta oggi come una focaccia piatta. Per confezionarlo, su un piatto di pasta lievitata si pone un coperchio anch’esso di pasta, saldato alla base col risvolto dei bordi. Sul fondo si pongono a spirale o a cerchi concentrici gli acini di uva fragola. Durante la cottura in forno, gli acini rilasciano il succo, il quale, in parte, va a legarsi all’impasto. Il “coperchio” del Caritôn è arricchito da una glassatura o spolveratura esterna di zucchero in granelli.
In questo il Caritôn si differenzia nettamente da un dolce simile, prodotto in Toscana, nel quale però l’uva è mescolata all’impasto. L’utilizzo dell’uva fragola, o talvolta delle mele cotogne, ha probabilmente sostituito in tempi recenti l’uso antico di acini di uve adattate alla pianura, la cui coltura è ampiamente documentata in Piemonte nei secoli scorsi. La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi, dove alla pasta del pane, posta a lievitare, vengono aggiunti gli acini e lo zucchero. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.Poggio-Oddone-2022-generico-721x1024