Correre su terreni campestri o sentieri naturali insieme al proprio cane, legato con un’apposita cintura per il corridore e con una linea elastica che si aggancia alla pettorina dell’animale. Il tutto nel massimo rispetto del benessere del cane e coltivando un binomio che fa della corsa un vero e proprio divertimento per entrambi. Si chiama Canicross la disciplina sportiva i cui Campionati Mondiali si terranno dal 18 al 20 ottobre a Bardonecchia.
La validità del tracciato sarà sottoposta ad un test event in programma da venerdì 26 a domenica 28 aprile: si tratta della “Yetibardo 2024”, settima edizione della “Yetirace”, quarta tappa del trofeo Prolife e prova di selezione in vista della composizione della squadra nazionale italiana per i Mondiali. Partenza e arrivo sono previsti a Campo Smith, con transito sulle piste da sci e sul sentiero Vie du Viò e passaggi a Les Arnaud e a Melezet.
Il programma dell’evento del prossimo fine settimana prevede per venerdì 26 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19 le prove libere del percorso e le visite veterinarie. Sabato 27 in mattinata si disputerà la prima manche a partire dalle 9, mentre nel pomeriggio alle 17 ci sarà la gara a staffetta delle tre discipline del Canicross. Dalle 15 alle 19,30 allo “Shop-yetianimalhouse” sarà possibile effettuare prove di materiale tecnico con istruttori della disciplina. La Cena dello Yeti sarà al ristorante Harald's di Campo Smth. Domenica 28 aprile la seconda manche inizierà alle 9 e alle 14,30 si terranno le premiazioni.
COS’È IL CANICROSS, COME SI SVOLGONO LE GARE E COME FUNZIONA IL BINOMIO CANE-CORRIDORE
La disciplina sportiva, introdotta in Italia nel 2015, è nata come forma di allenamento estivo per i cani che in inverno trainano le slitte ed è popolare in tutta Europa. In Italia esistono attualmente 10 club di Canicross con 400 atleti tesserati. Per la seconda volta il nostro Paese ospita una competizione internazionale, dopo gli Europei del 2017 a Santa Maria Maggiore. A Bardonecchia nel mese di ottobre sono attesi oltre 600 concorrenti provenienti da 30 nazioni e tre continenti, per i quali saranno a disposizione 400 parcheggi per i camper e 1500 posti letto alberghieri.
I cani non possono essere assolutamente forzati a correre, perché quella che l’umano considera una gara lui la deve sempre vivere un momento di divertimento con il suo compagno bipede, in cui sfoga la sua propensione naturale alla corsa. Nel Canicross non viene trainato un oggetto inanimato come una slitta: semmai si corre e si fatica insieme cane e conduttore e la corda che li collega è tesa ma non in tiro. Se i giudici si accorgono che è il cane a trainare il conduttore è prevista la squalifica. Non si gareggia oltre i 20 gradi di temperatura ad altezza cane e non si corre in condizioni di umidità troppo elevata, per tutelare il benessere del cane e del conduttore. Inoltre il canicross è l’unico sport cinofilo che prevede prima della partenza una visita completa di idoneità per il cane, effettuata da un veterinario specializzato. Dopo aver effettuato le visite pre-gara, i veterinari sono presenti sul campo durante l’intero svolgimento della competizione, per intervenire in caso di emergenze sanitarie”. I Mondiali di Canicross a Bardonecchia coinvolgeranno molti giovani della Valle di Susa in un servizio di volontariato a sostegno dell’evento. In prima fila ci saranno gli studenti dell’Istituto Des Ambrois di Oulx. La manifestazione sarà aperta ai conduttori disabili e a tutte le generazioni, dai 7 anni in su.
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Verso i Mondiali di Canicross a Bardonecchia: dal 26 al 28 aprile il test event del percorso
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