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Oltre 100 giocatori di 25 Paesi per il primo Mondiale di Para Standing Tennis al “Monviso”

Da giovedì 20 a domenica 23 giugno al Monviso Sporting Club di Grugliasco si disputeranno i campionati mondiali di Para Standing Tennis, la cui prima edizione sarà organizzata dall'associazione Sport Di Più, fondata e presieduta dall'avvocato Fabrizio Benintendi. La manifestazione ha ricevuto il riconoscimento dell'ITF International Tennis Federation, potendosi in questo modo fregiare del logo ufficiale. A Grugliasco sono attesi oltre 100 atleti, in rappresentanza di 25 nazioni di tutti i continenti del mondo. Il patrocinio di Città metropolitana di Torino e il sostegno all'evento, presentato martedì 11 giugno alla stampa, è stato ribadito dalla Consigliera metropolitana Rossana Schillaci, la quale ha sottolineato il valore tecnico e promozionale dei mondiali e l'importanza dello standing tennis per la promozione del diritto alla pratica sportiva per tutte e tutti.
La disciplina, praticata già da molti anni ma portata in Italia nel 2022 da Sportdipiù attraverso l'organizzazione di due tornei dimostrativi, ha rivoluzionato il tennis paralimpico, che nelle manifestazioni ufficiali prevede solamente la sua versione “wheelchair” giocata seduti in carrozzina.
Tutto questo grazie a un movimento in grado di appassionare e coinvolgere centinaia di atleti e atlete con disabilità ad arti superiori e inferiori (emiplegie, amputazioni, malformazioni congenite, acondroplasie, ecc.) in tutto il mondo, riunito nella International Para Standing Tennis Association, presieduta da Ivan Corretja (fratello di Alex, ex numero 2 ATP al mondo, vincitore delle ATP Finals nel 1998 e due volte finalista al Roland Garros): come previsto già da molto tempo nel tennistavolo e nel badminton, infatti, chi vuole e ha la possibilità di giocare in piedi può farlo in modo ufficiale e regolamentato.
Sportdipiù, da oltre vent'anni, si adopera per promuovere lo sport tra le persone disabili, sforzandosi di rendere accessibili molte attività fino ad oggi non ritenute tali.

GLI ATLETI E LE ATLETE PARTECIPANTI

Gli iscritti e le iscritte alla 1° edizione del Campionato Mondiale di Para Standing Tennis sono in totale 115, provenienti da 25 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti del mondo: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Iran, Italia, Messico, Nigeria, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Repubblica d'Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svezia e Venezuela. Non mancheranno lo spagnolo Ivan Corretja, la trionfatrice del torneo dimostrativo dello scorso anno, la brasiliana Thalita Silva Rodrigues e il neozelandese Alex Hunt, giocatore transitato nel circuito ATP. Ci saranno anche celebrità, come l'attrice, modella e influencer brasiliana Paola Antonini e l'attore comico australiano e presentatore televisivo Adam Hills, che al Circolo Monviso girerà un docufilm sul Para Standing Tennis. Gli atleti italiani saranno in totale 13.

LA CLASSIFICAZIONE

Atleti e atlete si esibiranno sia in singolo che in doppio classificati nelle categorie: PS1 con disabilità agli arti superiori, PS2 con disabilità agli arti inferiori e con buona mobilità residua, PS3 con disabilità agli arti inferiori e ridotta mobilità residua (consentiti due rimbalzi, come nel tennis in carrozzina), PS4 acondroplasici (due rimbalzi consentiti).
Gli atleti che praticano il Para Standing Tennissono in tutto il mondo circa 400, suddivisi in 34 nazioni. Potenzialmente, però, potrebbero essere molti di più, visto che le federazioni nazionali che supportano attivamente la disciplina sono ancora poche. Praticare il tennis in piedi, senza essere seduti in carrozzina come imposto oggi, oltre a essere un diritto fondamentale permette di dare un'opportunità e un messaggio di ottimismo alle generazioni future. Per questo i Campionati Mondiali di Torino sono organizzati anche per dimostrare la validità della disciplina, riconosciuta peraltro dal Comitato Italiano Paralimpico, la cui vicepresidente, Tiziana Nasi, durante la conferenza stampa di presentazione ha dichiarato: “Non pretendo, tanto meno nelle mie vesti di vicepresidente del CIP, di sostenere che tutti gli sport e le discipline debbano a tutti i costi essere ammessi ai Giochi Paralimpici, ma che siano almeno riconosciuti affinché si diffondano il più possibile. Un grande grazie va quindi a chi ci ospita e a quanti hanno voluto sostenere economicamente e logisticamente l'evento, a dimostrazione che gli sport paralimpici hanno ormai sempre maggiore credibilità e grande dignità”.Locandina 16 05 24