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Da Frossasco a Pinerolo nella corsa “Dalle Mura al Muro”

Partenza da Frossasco, passaggi a Roletto, Cantalupa e San Pietro Val Lemina, arrivo serale nel cuore di Pinerolo. Questo in sintesi il percorso della corsa ciclistica “Dalle Mura al Muro” per Elite e Under 23, che si disputerà giovedì 6 luglio, con la conclusione sul “muro fiammingo” di via Principi d'Acaja, già teatro delle fasi salienti della tappa pinerolese del Giro d'Italia 2016, quando Brambilla e Moser transitarono circondati da due ali di folla.
La gara tipo pista nel centro di Frossasco dedicata alle categorie G4, G5, G6 ed Esordienti è in programma alle 15,30, mentre la competizione su strada per Elite ed Under 23 partirà da Frossasco alle 18,15.
Con un traguardo così impegnativo, la corsa organizzata dal gruppo sportivo Alpina-Bikecafè -con il sostegno fondamentale del settimanale L’Eco del Chisone e con il patrocinio di numerosi enti pubblici tra i quali la Città Metropolitana di Torino- si riallaccia idealmente alla “Corsa Rosa”, storicamente radicata a Pinerolo, dove ha scritto pagine importanti della storia del ciclismo internazionale, nell’ultimo decennio grazie alla passione del “patron” Elvio Chiatellino.
Il legame con il Giro d’Italia, fortemente voluto dalle comunità della Valnoce e di Pinerolo, valorizza a pieno i percorsi ciclabili che circondano e attraversano la Città della Cavalleria e pone la collina pinerolese al centro di una manifestazione di caratura nazionale. Si prevedono partecipazioni di team di prim’ordine in ambito italiano, provenienti da Lombardia, Toscana, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, oltre che dal Piemonte. il nome di spicco è quello del campione europeo Alexandr Riabushenko, ma saranno in gara anche i corridori elvetici di Mendrisio e una selezione del Principato di Monaco. Ci saranno compagini come la Delio Gallina di Umberto Marengo (enfant du pays recentemente vincitore a Botticino e campione regionale lombardo), la Palazzago di Riabushenko e la Viris del ligure Luca Raggio (vincitore a Biella e nel Trofeo Matteotti), i veneti della Generalstore Bottoli di Leonardo Basso, la fiorentina Team Hopplà (con nei ranghi il rivolese Federico Burchio e Massimo Rosa, fratello del professionista Diego), le altre toscane Futura Team (diretta da Franco Chioccioli e già protagonista a San Maurizio).
Qualcosa di più che una semplice curiosità: a San Maurizio nel trofeo L'Eco del Chisone proprio Moser s'impose in una edizione che vide al terzo posto Fabio Aru. Nel 2016, l'erta in pavé ha stuzzicato il talento del locale Jacopo Mosca.
Il percorso prevede un primo giro pianeggiante, il rientro a Frossasco nell'anello comprendente Cantalupa da ripetere tredici volte. Attorno al km 80 inizia la salita di Costagrande, quindi da Pinerolo la prima scalata sul “muro” di 500 metri con pendenza massima del 20 % e media del 12. Proprio a San Maurizio, dopo una seconda ascesa a Costagrande, è posto l'arrivo spettacolare in versione Huy, anche se il pavé fa pensare alle Fiandre. Quella che è considerata l’anticamera del professionismo, intercetta il dinamismo organizzativo del Comune di Frossasco, che riuscì ad ottenere il passaggio del Giro d’Italia 2016 sotto le sue porte, ma anche di quello di Roletto, che ha dalla sua la salita di Costagrande. Sono coinvolte pienamente anche Cantalupa (tredici giri dell'anello con Frossasco per la località che ospita la Scuola Regionale dello Sport) e San Pietro Val Lemina, recentemente crocevia di Giro d’Italia e Tour de France.