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"Coltivate un sogno e non mollate mai!”: la campionessa Stefania Belmondo si racconta agli studenti

Ognuno di noi deve coltivare un sogno, porsi degli obiettivi, nello sport come nello studio e nel lavoro. L’importante è crederci, perché, se ce la mettiamo tutta, prima o poi riusciamo”: è un messaggio semplice ma impegnativo e profondo quello che la pluricampionessa olimpica e mondiale Stefania Belmondo ha lanciato stamani agli studenti del Liceo Berti di Torino, nel corso di un incontro che si è tenuto in presenza e in collegamento online con altri istituti superiori del territorio della Città Metropolitana di Torino.
Il campione non è chi vince, ma chi cade, si rialza e va avanti, magari chiedendo aiuto alle persone di cui si fida. - ha spiegato agli studenti la campionessa olimpica di Albertville 1992 e di Salt Lake City 2002 - Anche io ho passato momenti difficili, come tutti, ma dopo la tempesta prima o poi ritorna il sole”.
Tra le autorità che hanno salutato Stefania Belmondo e gli studenti presenti di persona e in collegamento telematico vi erano i dirigenti del Liceo Berti, che ha organizzato l’incontro, la dirigente dell’Ufficio V dell’Ambito Territoriale di Torino dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Tecla Riverso, la Consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità, Valentina Cera.A coordinare l’incontro Francesco Chiaro, docente presso la segreteria del Dirigente dell’Ufficio Ambito Territoriale di Torino e Renzo Suppo, docente Coordinatore di Educazione Fisica e Sportiva presso l’Ufficio Ambito Territoriale di Torino.
Nel suo intervento la Consigliera metropolitana Valentina Cera ha sottolineato l’importanza del messaggio lanciato da Stefania Belmondo ai giovani, ai quali, ha ricordato, non ci si può rivolgere con toni paternalistici. “Stefania, - ha detto la Consigliera metropolitana – ci insegna che provarci e continuare a credere in ciò che si fa rendono la vita degna di essere vissuta”.
Stefania Belmondo, che è stata intervistata da un redattore dell’ufficio stampa della Città Metropolitana di Torino e ha risposto alle domande degli studenti, è stata scelta poiché rappresenta un esempio di come gli allori sportivi e la celebrità possano essere raggiunti con tenacia e sacrificio, nonostante le difficoltà incontrate nella carriera agonistica.
La campionessa cuneese, originaria di Pontebernardo di Pietraporzio, ha raccontato il suo esordio sugli sci da bambina, con gli attrezzi costruiti dal papà Albino Belmondo, recentemente scomparso. Ha ricordato con quanto entusiasmo iniziò a correre sulla neve nei lunghi mesi invernali e ha poi passato in rassegna i suoi trionfi, senza tacere le sconfitte che, ha sottolineato, sono un momento di formazione del carattere e un’occasione per migliorarsi dal punto di vista tecnico.
Non mollare mai!”
è sempre stato il motto di un’atleta che nel 2002, a dieci anni di stanza dalla sua prima medaglia d’oro olimpica, seppe ripetersi, conquistando nei Giochi Invernali di Salt Lake City una vittoria nella 15 Km a tecnica libera con partenza in linea a prima vista impossibile, dopo aver rotto un bastoncino a 5 Km dal traguardo e dopo aver inseguito con tenacia le avversarie per riconquistare la testa del gruppo.

VBS 0419 - Stefania Belmondo incontra gli studenti