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Fassino ai dipendenti della Città Metropolitana: “Stiamo assicurando la stabilità dell’Ente e le risorse per gli investimenti sul territorio”

Il 2015 è stato un anno di avvio e di transizione per la Città Metropolitana di Torino, Ente che ha raccolto l’eredità amministrativa dell’ex Provincia, dovendo però assolvere a nuove ed impegnative funzioni per la promozione dello sviluppo sociale ed economico del territorio: è partito da questa constatazione il messaggio che il Sindaco metropolitano, Piero Fassino, ha rivolto stamani ai dipendenti dell’Ente nel corso dell’incontro per gli auguri natalizi, che si è tenuto nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7.

Fassino ha ringraziato tutti i dipendenti dell’Ente per l’impegno profuso durante un anno certamente non privo di difficoltà ed incertezze, riconoscendone la professionalità e la competenza, che costituiscono un patrimonio per l’intera comunità territoriale. Il Sindaco metropolitano ha assicurato che il lavoro degli amministratori dell’Ente in questa fase è dedicato anche e soprattutto al reperimento di risorse per assicurare stabilità all’Ente e per effettuare investimenti nell’edilizia scolastica, la viabilità e l’assetto idrogeologico.

“Era facile prevedere che l’attuazione della Legge Delrio non sarebbe stata automatica e rapida. – ha sottolineato Fassino – Ma siamo riusciti in dodici mesi a dotarci di uno Statuto condiviso con i territori, a definire le Zone omogenee, a dare loro un’organizzazione e una funzione, a raggiungere l’obiettivo di ridurre del 30% le spese per il personale, concertando con la Regione e altri Enti l’attribuzione delle funzioni delegate e la ricollocazione di una parte del personale. Siamo infine riusciti ad individuare una soluzione per 21 lavoratori precari con il contratto in scadenza il 31 dicembre, i quali, dal 28 dicembre, saranno assegnati ai Centri per l’Impiego con un contratto che scadrà il 31 dicembre 2016”.

Il Sindaco metropolitano ha tenuto a sottolineare che la logica delle Legge Delrio risponde alla necessità di adeguare l’architettura istituzionale degli Enti locali alla realtà delle grandi aree metropolitane, che in tutto il mondo, grazie alla concentrazione di popolazione, insediamenti produttivi, centri di ricerca scientifica e tecnologica, sono i veri motori dello sviluppo economico e sociale dei territori. Anche nell’area metropolitana torinese vi sono infrastrutture e servizi che già da tempo vengono gestiti in una dimensione che supera i confini comunali: Fassino ha citato ad esempio la SMAT, la GTT e il Servizio Ferroviario Metropolitano, affermando che la Città Metropolitana dovrà rafforzare l’approccio di area vasta alle politiche dei servizi, ad esempio integrando tra loro i Consorzi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Secondo il Sindaco, senza sostituirsi ai Comuni nelle funzioni di loro competenza, la Città Metropolitana si dovrà affermare come l’Ente in cui lo sviluppo economico e sociale dell’area vasta trova un momento di concertazione, regolazione e programmazione.