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Sportello di pubblica tutela a Ciriè: un’opportunità per i cittadini

Dopo la chiusura dei tribunali distaccati e il trasferimento del territorio ciriacese sotto la competenza del Tribunale di Ivrea, la Città metropolitana ha nel 2016 firmato una convenzione con l’Ordine degli avvocati e avviato uno sportello di consulenza sui temi della pubblica tutela e dell’amministrazione di sostegno, strumenti giuridici per aiutare e proteggere  le persone fragili non in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità.

Lo sportello offre consulenza gratuita per capire come istituire le pratiche e per stabilire e mantenere i rapporti con il giudice tutelare del Tribunale di Ivrea, in una logica di prossimità per il territorio: è una consulenza utile a chi è già tutore di sostegno o amministratore, ma anche ai cittadini che hanno bisogno – molto spesso con urgenza - di questi strumenti di sostegno delle persone fragili.

In confronto a quanto accade nel Torinese, gli sportelli che fanno capo all’area canavesana sono meno conosciuti: per questa ragione la Città metropolitana ha organizzato mercoledì 31 gennaio un incontro di presentazione dello Sportello di pubblica tutela presso il Centro per l’impiego di via Banna 14 a Ciriè. Un secondo incontro è previsto a Chivasso per il 6 febbraio.

All’incontro hanno preso parte il presidente del Tribunale di Ivrea Vincenzo Bevilacqua; la consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Ciriè, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Ivrea Mario Benni, rappresentanti dei Consorzi socio-assistenziali e dell’AslTO4.

 “La nostra Amministrazione, che ha ormai sviluppato una specifica competenza riconosciuta dai magistrati e dagli operatori sociali, dai professionisti e dai cittadini, vuole lavorare a stretto contatto con il Tribunale di Ivrea per immaginare, anche su questo territorio, un sistema coordinato e condiviso della pubblica tutela che permetta ai tutori/amministratori familiari e ai professionisti di essere semptre più efficaci nella tutela dei diritti dei cittadini affetti da patologie invalidanti sul piano cognitivo” ha spiegato la consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino. “Ci auguriamo che il lavoro fatto fino a oggi possa col tempo portare alla costituzione di un ulteriore nodo, attraverso la nascita dell’Ufficio di pubblica tutela all’interno del Tribunale di Ivrea, e successivamente attraverso la creazione presso le sedi di Ciriè e di Chivasso di sportelli di prossimità per la raccolta e l’invio della documentazione destinata al Giudice tutelare di Ivrea”

Una possibilità accolta favorevolmente dal presidente del Tribunale di Ivrea Vincenzo Bevilacqua: “L’esperienza degli sportelli è da coltivare e implementare” ha detto “pur dovendo tenere conto della normativa relativa ai problemi di Cancelleria, che non è flessibile. Ma per chi come me vede ogni giorno, nei corridoi del Tribunale, le difficoltà di chi deve far fronte a pratiche così delicate, la presenza di un’interfaccia preparata che dia consulenza è auspicabile, anche sotto il profilo della prevenzione”.

“A quindici anni dalla legge regionale di istituzione degli uffici pubblica tutela, che rischiava di non trovare applicazione” ha commentato il presidente dell’Ordine degli avvocati di Ivrea Mario Benni “si sta delineando un percorso concreto, che è una vera e propria finestra aperta per le persone fragili”



Alessandra Vindrola