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Femminicidio, la Città metropolitana dà impulso al “Tavolo maltrattanti”

Torino registra una nuova vittima di violenza, una donna uccisa a coltellate dal marito dopo un litigio, nello stesso giorno in cui la Città metropolitana riunisce attorno a un tavolo amministrazioni comunali, consorzi socio-assistenziali, ordini professionali, associazioni impegnate in prima fila nel contrasto alla violenza per dare impulso alle attività del “Tavolo maltrattanti”; definito brevemente così perché concentra la sua attenzione sui soggetti che si sono resi autori di violenze.

“Un nuovo femminicidio, siamo di fronte a un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che non accenna a diminuire” commenta la consigliera delegata della Città metropolitana Silvia Cossu “Per questo crediamo che ci voglia una risposta forte da parte delle istituzioni che incida su tutti i fronti, a cominciare dagli uomini che commettono violenza, a cui è dedicato il Tavolo maltrattanti”.

È stato firmato questa mattina a Palazzo Cisterna infatti il protocollo d’intesa che mette in rete soggetti pubblici e privati per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze: hanno aderito per la Città metropolitana di Torino la consigliera delegata alle politiche sociali e parità Silvia Cossu, l’assessore Marco Giusta per la Città di Torino, e ancora i comuni di Chieri, Chivasso, Collegno, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Settimo, Venaria Reale; la consigliera di parità della Città metropolitana di Torino; la Consulta femminile regionale; Unionenet; i consorzi socioassistenziali di Chivasso, Pinerolo, Caluso, Ciriè, Rivoli, In.re.te; i Centri antiviolenza E.m.m.a. Onlus, le associazioni Telefono rosa di Torino; Liberi dalla violenza, il Cerchio degli uomini, La rete delle Donne, Scambiaidee, Mediare, Gruppo Abele, L’Altra riva, Centro studi pensiero femminile, Centro studi agire violento,. tu.te le; il Miur, gli ordini professionali dei medici di Torino e degli psicologi del Piemonte, il Garante dei detenuti.

Al tavolo partecipano –anche se firmeranno un documento successivo- anche la Regione Piemonte nelle sue competenze di sanità, politiche sociali e politiche di parità e le Forze dell’ordine, che già da anni collaborano alle attività del Tavolo.

Il “Tavolo maltrattanti” è nato in realtà nel marzo del 2011 ed è stato formalizzato una prima volta nel 2014, quando esisteva ancora la Provincia di Torino con l’obiettivo di mettere in rete le forze e dedicare al problema di chi “pratica” la violenza un’attenzione specifica –sia attraverso attività di recupero che attraverso attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione- da affiancare alle altre iniziative di contrasto alla violenza e di supporto alle vittime. Nel frattempo il quadro normativo è cambiato- e anche la Provincia ha lasciato il posto alla Città metropolitana- e dunque i partner del Tavolo hanno sentito l’esigenza di rinnovare il protocollo d’intesa.