Attraverso testimonianze e interventi tematici e accademici, si approfondirà la transizione identitaria delle persone migranti e gli stereotipi a esse legate, si analizzeranno i progetti internazionali passati e presenti e si affronteranno le sfide principali per una cooperazione territoriale capace di guardare al futuro, anche partendo dal fenomeno migratorio.
Dopo i saluti istituzionali della consigliera delegata alle Politiche sociali Rossana Schillaci, interverranno Filippo Guerra, collaboratore di Re.co.sol, ed Edgar Josè Serrano, del Dipartimento Geografia dell’Università degli Studi di Padova. Saranno poi cinque le storie protagoniste della conferenza, raccontate da chi le ha vissute sulla propria pelle e da chi lavora quotidianamente nell’accoglienza piemontese: Arnaud Yao, originario della Costa d’Avorio, oggi operatore del Rifugio Fraternità “Massi” di Oulx; Lucia Okiemute, nigeriana, oggi attiva nell’associazione interculturale Karmadonne di Carmagnola; Berthin Nzonza, presidente dell’Associazione Mosaico, partito dalla Repubblica del Congo e arrivato a Torino nel 2003; Silvana Cavallo, coordinatrice dei progetti in Mali di Re.co.sol; Odilia Negro, presidente dell’Associazione Tra.Me di Carignano.
A seguire, Stefania Campli per il Consorzio Ong piemontesi e Davide Gandolfi per la Regione Piemonte discuteranno di educazione alla cittadinanza globale e dell’importanza di fare rete, mentre il direttore del Coordinamento dei Comuni per la Pace Edoardo Daneo parlerà di sfide e opportunità per il futuro della cooperazione territoriale.
Infine, il consigliere comunale di Torino Abdullahi Ahmed solleverà il tema delle diaspore e del loro coinvolgimento sui territori. Gli interventi saranno moderati da Elena Apollonio, responsabile dell’Ufficio “Reti, cooperazione internazionale, educazione alla cittadinanza globale e pace” della Città metropolitana di Torino.
