Sono 40 i Comuni che martedì 20 febbraio hanno partecipato al primo incontro del Tavolo metropolitano delle politiche giovanili, voluto dalla consigliera delegata della Città metropolitana di Torino Valentina Cera per rilanciare un lavoro di rete con il territorio dedicato alle necessità delle nuove generazioni.
La Città metropolitana ha presentato i progetti che in accordo con i Comuni sta avviando: “Un’ora d’amore. Parliamone Insieme”, rivolto a ragazzi tra i 14 e i 19 anni frequentanti i corsi di formazione professionale gestiti dalle Agenzie formative sui territori di Nichelino, Rivoli, Pinerolo, Torino, Grugliasco; “Campus diffuso in provincia. Aule in comune”, rivolto a giovani delle scuole secondarie superiori e dell’Università come spazio per studiare e socializzare. Mediante l’attivazione di aule studio nei comuni di Carmagnola, Sangano, San Mauro Torinese, Pino Torinese, Nichelino, Ivrea; “Politiké. Scuola di politica per giovani cittadini”, un percorso formativo rivolto a giovani tra i 18 e i 35/40 anni sia amministratori che interessati alle tematiche della politica che sviluppa i temi relativi all’ambiente, alle pari opportunità, all’Europa, al sociale, all’impegno civico.
Fra le altre iniziative proposte di implementare il confronto con con le Consulte Giovani presenti nel territorio metropolitano.
Centrale però è stata la proposta di costituire un un Tavolo metropolitano di coordinamento per condividere le conoscenze e le informazioni sul mondo giovanile sui progetti e le iniziative e per costituire gruppi di lavoro su tematiche specifiche; oltre ad avviare una mappatura dei Comuni comprendente i dati statistici relativi alla popolazione giovanili e le risorse come le Aule studio, gli Informagiovani, i Centri di aggregazione.
La parola è quindi passata ai rappresentanti del territorio, tutti concordi nel trovare nel coordinamento della Città metropolitana un impulso per realizzare progetti rivolti ai giovani facendo leva su risorse condivise.
La Consigliera nel fare il bilancio dell’incontro ha sottolineato l’importanza di elaborare proposte innovative: “Dopo il Covid sono emersi temi nuovi da affrontare, come il disagio mentale o l’ecoansia. E sono le nuove generazioni a poter dare le risposte più innovative, quindi è necessario fare leva sul loro coinvolgimento e la loro partecipazione”.
Inoltre “È necessario rafforzare il lavoro di rete fra gli Enti , perché solo lavorando insieme si può andare oltre alla scarsità di risorse - umane ed economiche - che spesso ostacolano la progettualità dei piccoli Comuni” ha concluso Valentina Cera.