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Domenica 7 luglio si inaugura il nuovo centro visite del Parco provinciale del Colle del Lys

In occasione della manifestazione “Eurolys”, domenica 7 luglio alle 12 nella sede dell’Ecomuseo della Resistenza “Carlo Mastri” si inaugura il nuovo centro visite del Parco provinciale del Colle del Lys. È annunciata la presenza della Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, ai parchi, alle aree protette e alla vigilanza volontaria, Barbara Azzarà. “La nuova sede, - spiega la Consigliera Azzarà - è stata ricavata grazie all’ampliamento e alla ristrutturazione dell’attuale fabbricato, in cui trovano posto nuovi e originali allestimenti espositivi, che valorizzano il concetto di resilienza, cioè la capacità di resistenza e sopravvivenza ad eventi sfavorevoli. Al Colle del Lys la resilienza è stata dimostrata sia dagli uomini durante la seconda guerra mondiale che dalla natura nel corso dei secoli”. I lavori per la realizzazione della nuova sede del Parco sono stati progettati e realizzati in pochi mesi dai tecnici delle Direzioni Sistemi naturali e Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana.

CARTA D’IDENTITÀ DEL PARCO NATURALE DEL COLLE DEL LYS

Il Parco naturale del Colle del Lys è nato nel 2004 per volontà dell’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana. L’area attualmente gestita dall’Ente di area vasta si estende su di una superficie di 360 ettari a cavallo tra la Valle di Susa e la Valle di Viù, salendo dai 1000 metri di quota del santuario della Madonna della Bassa ai 1600 metri della cima del Monte Arpone. I terreni sono quasi totalmente di proprietà della Città Metropolitana di Torino.
Fino alla fine del 1800, il paesaggio mostrava un mosaico di elementi: campi terrazzati, coltivati a patate e segale, frutteti, distese di pascoli, boschi intensamente sfruttati per la produzione di legna e castagne, piccole baite abitate tutto l’anno. L’impronta umana era forte e tangibile e tutto era organizzato in funzione della sopravvivenza degli abitanti locali.
Oggi il Parco ha ripreso un aspetto più naturale: vaste pietraie si alternano a foreste di conifere, in particolare di Larice e Pino nero, nate dai rimboschimenti artificiali effettuati intorno al 1920 per contrastare l’eccessivo sfruttamento del passato. Nel sottobosco crescono però spontaneamente giovani faggi, aceri di monte, frassini, sorbi e maggiociondoli, specie tipiche di queste quote, che saranno favorite dagli interventi di gestione che il Parco porterà avanti nei prossimi anni. Le radure, un tempo più ampie e pascolate, tendono a sparire poiché colonizzate da nuovi cespugli e piccoli alberi. In primavera mostrano belle fioriture di genziane, gigli ed orchidee e rappresentano un ambiente importante per le parate nuziali dei galli forcelli e per la riproduzione di una miriade di insetti, fra cui splendide farfalle. Il Colle intercetta un’importante rotta migratoria utilizzata nei periodi di passo dagli uccelli, in particolare dai rapaci, per spostarsi da Nord a Sud e viceversa. L’area protetta è segnata da un’antica rete di sentieri e mulattiere, una volta utilizzata per gli spostamenti quotidiani da una frazione all’altra e divenuta strategica per le azioni di resistenza al nazifascismo della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima” che, dal 1943 al 1945, fece del Colle la propria base.

NATURA E STORIA DI INCONTRANO AL COLLE DEL LYS

La Resistenza e il feroce rastrellamento nazifascista del 2 luglio 1944, nel corso del quale morirono ventisei giovani partigiani della Brigata “Felice Cima”, sono rievocati dalla torre del piazzale del colle, dal giardino della Resistenza e della pace tra i popoli, dalla lapide sulla fossa comune, da numerose bacheche ma soprattutto da Eurolys, manifestazione animata da migliaia di giovani che ogni anno si incontrano al Colle per ragionare sulla libertà, sulla democrazia, sulle dittature, sulle nuove identità culturali, sui valori della cittadinanza europea e d’ora in poi, grazie al nuovo centro visite del Parco, anche sull’importanza della biodiversità e della tutela della natura per garantire la sopravvivenza umana.
Il programma di Eurolys 2019 prevede per sabato 6 luglio alle 9,30 l’escursione al colle della Portia organizzata dalla Federazione italiana escursionismo, alle 12,30 il transito della tappa Viù-Viù del Giro Rosa, alle 15 la gara ciclistica Rubiana-Colle del Lys organizzata dall’Asd Borgonuovo Collegno e dalla UISP Valle Susa, alle 17 nel Municipio di Almese la commemorazione dei partigiani della Sabionera a cura della sindaca Ombretta Bertolo e dell'ANPI Bassa Valsusa, alle 19,30 la cena sotto la tensostruttura allestita sul piazzale, alle 21,30 la notte al Colle di “Resistenza elettrica” con la fiaccolata sui sentieri della memoria e il concerto di Malecorde.
Domenica 7 luglio alle 9,30 si tiene l’assemblea pubblica dei rappresentanti delle istituzioni, con la presentazione, discussione e approvazione del documento d’intenti per il 2019. Alle 11 è in programma la tradizionale cerimonia commemorativa, con gli onori militari, l’arrivo della fiaccola della libertà dal sacrario del Martinetto di Torino, la deposizione degli omaggi floreali al monumento dei 2024 caduti con l’accompagnamento musicale a cura della banda di Mompantero. È stato scelto come oratore ufficiale lo storico Gianni Oliva. Alle 12 nella sede dell’Ecomuseo della Resistenza “Carlo Mastri” si inaugura il centro visite del Parco del Colle del Lys. Nel pomeriggio, alle 14,30, è prevista la posa di una targa commemorativa in memoria del comandante Amedeo “Deo” Tonani e dei partigiani cremonesi. La passeggiata rievocativa inizia alle 15, con letture sui sentieri della memoria, organizzate da UISP Valle Susa. Durante la giornata è anche previsto un mercatino dei prodotti tipici locali.