Positivo e proficuo incontro ieri a Palazzo Santa Chiara tra il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il primo cittadino di Chivasso e portavoce della zona omogenea 10 Claudio Castello.
Obiettivo dell’incontro definire i prossimi passi da intraprendere per far ripartire a pieno ritmo un progetto atteso da molti anni; un nuovo plesso scolastico innovativo, moderno e tecnologico che sorgerà a Chivasso in zona Cappuccini con ricadute importanti su tutto il territorio del chivassese.
Un investimento da 20 milioni di euro per un ambizioso progetto sviluppato nell’ambito di “Scuole Innovative”.
“Su Chivasso – spiega Jacopo Suppo - c’è un progetto molto importante che riguarda la realizzazione di una nuova scuola, una delle scuole più innovative, più moderne del nostro territorio. Noi ci crediamo molto. Chivasso aspetta questa nuova infrastruttura da 15 anni, ora siamo arrivati al rush finale e dobbiamo tutti quanti lavorare intensamente e portare a casa questo risultato importante non solo per la città di Chivasso ma per tutto il territorio. È stato concordato lo scambio di alcune lettere d’intenti per far sì che Città metropolitana, Comune di Chivasso, Regione Piemonte soddisfino le richieste di Inail, che è l’ente che in questo momento si sta occupando di tenere le fila di questo investimento”.
“Una volta che abbiamo questo accordo ampio tra le istituzioni – conclude il vicesindaco metropolitano - possiamo partire con la progettazione e lo stanziamento economico pari a circa 20 milioni di euro, e garantire a tutti i ragazzi e le ragazze del territorio metropolitano la possibilità, fra qualche anno, di venire a Chivasso per costruirsi un futuro, per imparare, per studiare, per stare insieme in una scuola moderna e all’avanguardia”.
Strettamente collegato all’insediamento del nuovo plesso scolastico il tema della rete viaria a servizio dell’intera area che presto sarà sede di una grande piattaforma logistica di seconda generazione legata all’automotive che impiegherà oltre 500 dipendenti.
Il primo intervento richiesto a Città metropolitana dall’amministrazione chivassesse, rappresentata nell’incontro dal sindaco Castello, dal vicesindaco e assessore alla viabilità Pasquale Centin e dall’Assessore all’Ambiente e Lavori Pubblici Fabrizio Debernardi, è l’adeguamento della strada provinciale Sp 81 che in vista dei nuovi insediamenti scolastici e produttivi deve essere necessariamente modificata e adeguata.
Sul tavolo anche altre criticità viarie come l’incrocio tra la strada provinciale 87 che conduce al centro abitato di San Benigno Canavese e lo svincolo Chivasso Ovest dell’autostrada Torino-Milano, luogo di innumerevoli incidenti anche mortali; l’incrocio tra la strada provinciale 11 padana superiore e la sp 89 di Torrazza Piemonte e infine la necessità di un intervento urgente sulle spallette del ponte sul torrente Orco, nei pressi di Chivasso Ovest, che risultano essere molto basse in seguito a ripetuti interventi di asfaltatura che hanno alzato il livello stradale.
“Questo incontro – commenta il sindaco Castello – è stato molto positivo. Portiamo a casa una comunione d’intenti che vanno nella giusta direzione: utilizzare il finanziamento di oltre 20 milioni di euro per realizzare una scuola che in Italia sarà una delle prime per tecnologie e modernità. Grazie all’impegno della Città metropolitana il chivassese avrà una scuola d’eccellenza”.
“Il prossimo confronto con Città metropolitana, grazie alla disponibilità del vice sindaco metropolitano Jacopo Suppo – conclude Castello - sarà con i sindaci della zona omogenea 10 per avanzare altre richieste”.
L’incontro è stato anche l’occasione per Valentina Cera, consigliera metropolitana delegata a politiche giovanili, sociali e di parità, di presentare all’amministrazione comunale il GEP – Gender Equality Plan, il documento progettuale e programmatico finalizzato alla realizzazione di azioni e progetti che favoriscano la riduzione delle asimmetrie di genere, e permettano al contempo la valorizzazione di tutte le diversità legate ad esempio alle variabili di età, cultura, abilità fisica, orientamento sessuale, plurilinguismo. Si tratta di un documento richiesto dalla Commissione Europea a tutte le istituzioni pubbliche che vogliano accedere ai finanziamenti comunitari diretti e indiretti, come nel caso del programma Horizon Europe, e nell’ambito dei bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in coerenza con la Strategia per la parità di genere 2020-2025 dell’UE. Città metropolitana, che si è dotata di questo strumento, mette a disposizione dei Comuni un modello e un supporto operativo.
L’assessore Debernardi si è dimostrato molto interessato al tema e presto il Comune di Chivasso attiverà l’iter che avrà come prima azione la formazione specifica per i dipendenti comunali.