“Negli ultimi quattro anni, tra pandemia, conflitti bellici, rincaro delle materie prime e dell’energia, il mondo è cambiato e il nostro territorio rischia la marginalità. - ha sottolineato Suppo - L’incertezza è fa ormai parte della sensibilità di tutti noi. Occorre guardare al futuro puntando sull’attrazione di risorse private e pubbliche, come ad esempio i fondi europei per la coesione. Occorre investire sulla formazione”.
Il Vicesindaco Suppo ha sottolineato che, senza adeguati investimenti, è impossibile dare un futuro ad un Paese che sconta un elevato debito pubblico, un inaccettabile livello di evasione fiscale e crescenti diseguaglianze sociali ed economiche. “A questo si aggiunga, - ha ricordato il Vicesindaco metropolitano – che il Piemonte è una delle Regioni del Nord Italia che fanno più fatica a tenere il passo, in termini diinnovazione e presenza sui mercati internazionali. Abbiamo buone prospettive nei settori aerospaziale, biomedicale, della meccatronica e della logistica, ma persistono incognite per l’automotive. Eppure siamo un territorio che agli investitori internazionali può offrire importanti infrastrutture e una posizione strategica tra la Francia e il sistema portuale ligure. Sono atout che abbiamo evidenziato nel Piano Strategico Metropolitano, che riteniamo sia un contributo importante al confronto sulle prospettive del Piemonte. L’importante è che l’Italia si doti nuovamente di una politica industriale nazionale e che il nostro territorio abbia le idee chiare su dove vuole andare e su quali opportunità vuole offrire a chi vuole investire”.
