Un appello alla sinergia tra tutte le istituzioni pubbliche e private, al di là delle differenti visioni politiche e dei legittimi interessi, per dare un futuro ad un territorio la cui storia e la cui identità sono fortemente connessi con lo sviluppo industriale: questo in sintesi il contributo che il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha portato al confronto sul futuro produttivo e occupazionale del Piemonte, nel corso della seduta aperta che il Consiglio Regionale ha tenuto nell’auditorium della sede della Città metropolitana di Torino. Facendo riferimento a casi concreti di crisi produttive e occupazionali, come quella della FIR Fulda di Sant’Ambrogio di Torino, a nome della Città metropolitana il Vicesindaco Suppo ha espresso l’auspicio che il territorio sappia far ripartire lo sviluppo economico puntando su quella che ha definito la filiera del sapere, che deve essere alimentata da un sistema formativo e scolastico attento alle esigenze del sistema produttivo.
“Negli ultimi quattro anni, tra pandemia, conflitti bellici, rincaro delle materie prime e dell’energia, il mondo è cambiato e il nostro territorio rischia la marginalità. - ha sottolineato Suppo - L’incertezza è fa ormai parte della sensibilità di tutti noi. Occorre guardare al futuro puntando sull’attrazione di risorse private e pubbliche, come ad esempio i fondi europei per la coesione. Occorre investire sulla formazione”.
Il Vicesindaco Suppo ha sottolineato che, senza adeguati investimenti, è impossibile dare un futuro ad un Paese che sconta un elevato debito pubblico, un inaccettabile livello di evasione fiscale e crescenti diseguaglianze sociali ed economiche. “A questo si aggiunga, - ha ricordato il Vicesindaco metropolitano – che il Piemonte è una delle Regioni del Nord Italia che fanno più fatica a tenere il passo, in termini diinnovazione e presenza sui mercati internazionali. Abbiamo buone prospettive nei settori aerospaziale, biomedicale, della meccatronica e della logistica, ma persistono incognite per l’automotive. Eppure siamo un territorio che agli investitori internazionali può offrire importanti infrastrutture e una posizione strategica tra la Francia e il sistema portuale ligure. Sono atout che abbiamo evidenziato nel Piano Strategico Metropolitano, che riteniamo sia un contributo importante al confronto sulle prospettive del Piemonte. L’importante è che l’Italia si doti nuovamente di una politica industriale nazionale e che il nostro territorio abbia le idee chiare su dove vuole andare e su quali opportunità vuole offrire a chi vuole investire”.
I NOSTRI COMUNICATI
Suppo: “Sul futuro del sistema produttivo fare squadra e puntare su innovazione e formazione"
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