I NOSTRI COMUNICATI

 

Savoia e Torino metropoli, lavoro di squadra sul programma Alcotra

Un confronto tra la Città metropolitana di Torino e il Dipartimento della Savoia per presentare le posizioni, i bisogni e le politiche sui rispettivi territori e concordare una strategia comune da promuovere nel quadro di collaborazione transfrontaliera offerto dal programma Interreg Alcotra Italia-Francia.
L’incontro si è svolto martedì 30 maggio a Torino: il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano hanno ricevuto la vice presidente del Consiglio Dipartimentale della Savoia Christiane Brunet accompagnata da Frédéric Delattre, responsabile per gli affari agricoli ed europei, Hanae Himi, responsabile dell’unità Europa ed Elsa Nicolosi, incaricata della cooperazione territoriale europea.
Al centro dello scambio, la presentazione delle sfide dei rispettivi territori da affrontare insieme attraverso il miglior utilizzo dei fondi Interreg Alcotra, il punto sui progetti depositati nel quadro del bando “Nuove sfide e governance” da parte dei due Enti e la valutazione dei piani territoriali integrati da poco conclusi: si sta lavorando per arrivare alla firma di un accordo quadro di cooperazione transfrontaliera, che metta a sistema il lavoro di squadra fra i due Enti territoriali: primo passo, la collaborazione per presentare insieme nuovi piter, piani integrati territoriali dopo l’importante esperienza da poco conclusa con il GraiesLab e Alte Valli-Cuore delle Alpi.
Con Sonia Cambursano, hanno partecipato al dialogo italo francese anche Matteo Barbero, dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico di Città metropolitana di Torino con Claudia Fassero e Anna Laura Fusco della funzione specializzata progetti e programmi europei e internazionali.

La montagna è stata al centro dei programmi futuri di collaborazione, con una visione territoriale ampia, dettata dalla dimensione dei temi in capo alla Città metropolitana e al Dipartimento : la necessità di lavorare insieme per aumentare la resilienza e diminuire il rischio idrogeologico dei territori rurali e di montagna attraverso la restituzione alle comunità e all’economia locale delle aree rurali incolte, abbandonate o a rischio di abbandono; la volontà comune di garantire forme di mobilità efficaci e sostenibili su aree a bassa domanda; la necessità di avviare azioni che riducano la polarizzazione territoriale dell’economia della conoscenza a vantaggio delle zone rurali e di montagna senza trascurare le attività di cittadinanza attiva rivolte ai giovani.