I NOSTRI COMUNICATI

 

Il "Venerdì dal Sindaco" a Castagneto Po, tra natura, storia e cultura

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Castagneto Po, Danilo Borca, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.
Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30, con repliche la domenica alle 18,40 e il lunedì alle 20,40.
Nell’ultimo numero della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Castagneto Po; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina
www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/
Per scaricare le immagini della fotogallery:
https://photos.app.goo.gl/VTGFNxFBymYrSRSTA

A CASTAGNETO PO TRA NATURA, STORIA E CULTURA

Un Comune di 1750 abitanti, situato a circa 25 Km a nord-est di Torino, sulla Collina Torinese, che vanta sul suo territorio la Riserva naturale Bosco del Vaj: questo è Castagneto Po, noto da sempre per il clima mite e salubre adatto alla villeggiatura.
Il capoluogo sorge sul versante meridionale della collina, ad un’altitudine di 473 metri, mentre le numerose borgate sparse sul territorio circostante si trovano in posizioni ed altitudini alquanto differenti. Le principali sono San Genesio sul versante orientale e Cimenasco su quello occidentale.
Così come scrisse nel 1836 Goffredo Casalis nel Dizionario geografico, storico, statistico commerciale degli Stati di Sua Maestà il Re di Sardegna: “I paesi che non hanno altro nome, fuorché quello tratto da’ boschi, sono riguardati come dei più antichi”. In effetti alcuni ritrovamenti archeologici testimonierebbero la presenza romana nell’attuale frazione di San Genesio. Tuttavia, la prima documentazione di Castagneto (o Castegnetto o Castigneto) risale XI secolo, prima come proprietà dell’abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese, poi del Marchesato del Monferrato e in seguito come dominio dei Savoia.
Danilo Borca, sindaco di Castagneto già dal 2004 al 2014 e rieletto delle amministrative del 2019, ha accompagnato con orgoglio la troupe del Venerdì dal Sindaco alla scoperta del suo Comune: innanzitutto all’ingresso della Riserva naturale, istituita nel 1978 con lo scopo primario di tutelare il faggio (Fagus sylvatica), specie che qui sopravvive come “relitto glaciale” a quote insolitamente basse.
A San Genesio invece la troupe ha ammirato e filmato l’esterno e l’interno della chiesa ricostruita agli inizi del ‘900, che conserva interessanti parti romaniche risalenti all’Anno Mille: le due absidi, il coro e il campanile, quest’ultimo interessante sia per il fatto di essere uno dei migliori esempi di architettura romanica in Piemonte, sia per lo studio dei rapporti con le maestranze lombarde e quelle della Francia occidentale. La chiesa di San Genesio, per queste caratteristiche, è stata inserita nella Rete romanica di collina e nel progetto “In collina – turismo nel cuore del Piemonte”. La frazione di San Genesio è nota anche per le proprietà terapeutiche del “Regio Fonte”, sorgente termale ora temporaneamente chiusa, che si trova nei suoi pressi e da cui sgorga un’acqua salso-bromo-solforosa, ottimo rimedio per le sofferenze gastro-epatiche.
Castagneto è da sempre considerato un luogo dal clima mite e salubre e proprio per questa caratteristica sono molte le seconde case, costruite o acquistate per la villeggiatura. Tra di esse figurano residenze nobiliari circondate da grandi parchi, ricchi di piante secolari, come ad esempio Villa Ceriana e Villa Cimena. La prima, definita anche il Castello, sorge all’inizio della serie di tornanti che dalla strada statale 590 della Valle Cerrina conduce al centro del Comune. Il castello è documentato dal 1019 e venne fatto riedificare nel 1740 dai conti Trabucco su disegni dell’architetto Giuseppe Nicolis di Robilant. Venne acquistato nel 1859 dal banchiere Vincenzo Ceriana, il cui figlio, l’architetto Arturo Ceriana, lo abbellì aggiungendovi una galleria disegnata in stile cinquecentesco, decorata da Francesco Gonin e Costantino Sereno. Il castello nel 1952 viene acquistato dall’imprenditore Alberto Bruni Tedeschi. Oggi Villa Ceriana, grazie ad una donazione del principe saudita Al Walid bin Talal, è di proprietà della Croce Rossa Italiana.
Villa Cimena, attualmente in fase di ristrutturazione ad opera della nuova proprietà, fu acquistata all’inizio dell’Ottocento dal conte Ignazio Thaon di Revel. Il figlio di quest'ultimo, Ottavio, Ministro delle Finanze, ne commissionò la radicale ristrutturazione al regio architetto Carlo Sada. Dalla collina di Cimena l’omonima villa domina la piana del Po con la sua facciata palladiana incorniciata dal parco e dal bosco. Il parco della villa, realizzato in pochi anni a partire dal 1847, è opera di Marcellino Roda, giardiniere e paesaggista, attivo con il fratello Giuseppe nel parco del castello di Racconigi.
Le bellezze artistiche e architettoniche, unite ad importanti eventi sportivi e gastronomici rendono Castagneto Po un paese ideale per favorire il turismo di prossimità, inteso come quel tipo di turismo che mira alla scoperta o riscoperta dei luoghi più prossimi, degli scorci che si trovano a pochi chilometri da casa; di quei posti che, proprio perché eccessivamente vicini e quotidiani, non abbiamo mai considerato di guardare con gli occhi di un visitatore. Castagneto Po San Genesio9