Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Rivara, Roberto Andriollo, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente. Il “Venerdì dal Sindaco” è un’occasione per conoscere le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro.
Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.
Nell’ultimo numero della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Rivara; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/
RIVARA, DALLA SCUOLA PITTORICA AL CASTELLO CULLA, DELL’ARTE CONTEMPORANEA
L’ottava tappa della rubrica “Venerdì dal sindaco” torna nel Canavese, a Rivara, dimostrando ancora una volta la ricchezza del patrimonio culturale e naturale del Piemonte. Nella parte medievale del castello, circondato da un parco di 45.000 metri quadrati che si estende su di un’intera collina e domina il paese, è conservato il piccolo studio che ospitò nella seconda metà dell’800 i pittori della Scuola di Rivara, un gruppo di paesaggisti che di fatto anticiparono il movimento degli impressionisti francesi. Il cenacolo era guidato da Carlo Pittara e ne facevano parte tra gli altri l’architetto e pittore portoghese Alfredo d’Andrade, Vittorio Avondo, Federico Pastoris, Ernesto Rayper e Casimiro Teja, ai quali si aggiunsero numerosi altri artisti, tra cui Eugenio Gays. Alcune tele che riproducono la vita agreste e i dintorni di Rivara ornarono le sale del castello, altre furono esposte nella Villa Pola, in località Pianca. Oggi nel centro del paese, ma anche sotto i portici e dentro il parco della Villa Ogliani, sede del Municipio, alcuni pannelli ripropongono i quadri dei pittori della Scuola di Rivara proprio nei luoghi da loro ritratti. Di questo piccolo museo a cielo aperto, che richiama una bella pagina della storia dell’arte pittorica piemontese e merita di essere ammirato (lockdown permettendo), va orgoglioso il Sindaco di Rivara, Roberto Andriollo, che sottolinea il legame tra la scuola pittorica di Rivara e la villa costruita dal banchiere Carlo Ogliani, uno dei più ricchi uomini di finanza del Regno di Savoia, che di Carlo Pittara era il cognato. Il Municipio è ospitato nell’edificio di gusto neoclassico progettato dagli architetti Formento e Tealdi, circondato da un vasto parco con alberi secolari censiti come monumentali, che l’amministrazione comunale utilizza per iniziative rivolte alla popolazione. Il castello, grazie all’attivismo dei suoi proprietari Franz e Davide Paludetto, è divenuto un centro di arte contemporanea di livello internazionale, con i suoi spazi espositivi che ospitano artisti italiani e stranieri, ma anche collezioni permanenti e mostre temporanee. Già gli edifici del castello di per sé costituiscono un patrimonio interessante e per certi versi unico: il castello vecchio e quello nuovo sono la testimonianza del passato di Rivara, comprendendo architetture medievali e due torri d'angolo. La parte più antica del maniero fu sede del Tribunale della Santa Inquisizione, presso cui si celebrò, nel 1474, il processo alle quattro masche di Levone. Nello spazio del castello di Rivara è possibile ammirare quella che si può definire come la prova generale del Borgo medievale di Torino. Negli anni in cui il castello era di proprietà del banchiere Ogliani, l’architetto Alfredo d'Andrade realizzò in scala 1:1 una nuova ala del castello, che avrebbe poi ispirato la realizzazione del Borgo medievale di Torino in occasione dell’Esposizione internazionale del 1911. Rivara è una città d’arte, ma è anche una realtà attiva e proiettata al futuro, con numerose associazioni vivaci e operative. Il sindaco e la sua squadra hanno idee e progetti da realizzare e sono carichi di entusiasmo. Ma quanta passione ci vuole per fare il sindaco di un piccolo Comune, in questi tempi così difficili? “Passione ce ne vuole tanta, ma è un compito facile. - commenta il sindaco Andriollo - Basta avere amore per il proprio paese. Io faccio il sindaco proprio per questo. Potrei andare in pensione e stare tranquillo. Lo faccio perché credo in questo paese: Rivara ha grandi potenzialità e se si vive meglio a Rivara vuol dire che vivo meglio anch’io”.
I NOSTRI COMUNICATI
I reportage “Venerdì dal Sindaco” proseguono con il primo cittadino di Rivara, Roberto Andriollo
- Dettagli
- Categoria: Enti locali