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Tradizione e sapori nella Sagra della Pesca ripiena a Vauda di Rocca Canavese

Da sabato 4 a sabato 11 agosto a Vauda di Rocca Canavese è in programma la diciottesima edizione della Sagra della Pesca ripiena, che propone una settimana dedicata al tempo libero e al divertimento con un fitto programma di eventi, degustazioni, concerti, balli, musica dal vivo e spettacoli di cabaret.
La protagonista principale è sempre la regina delle delicatezze, la Pesca ripiena, riproposta come la tradizione insegna, secondo l’antica ricetta della nonna e cucinata nel forno a legna. Vauda di Rocca è situata al centro dell’altopiano delle Vaude, al limite delle Valli di Lanzo e il Canavese e a metà strada tra Rocca Canavese e Ciriè. Immerso nella quiete della campagna circondata da boschi e vitigni di uva fragola, grazie all’intraprendente organizzazione dei suoi 80 abitanti e dell’associazione “La Baraca”, il piccolo borgo canavesano attira ogni anno migliaia di simpatizzanti in occasione della festa patronale.
La manifestazione è particolarmente interessante per gli amanti del ballo, con nomi che gli amanti del liscio conoscono a memoria: Katty & Orchestra Piva, la Regina del Liscio Titty Bianchi, “I Rodigini”, l’Orchestra Omar Codazzi, l’Orchestra Veneta Renzo Biondi, la Franco Bagutti Band. Per i più giovani e scatenati la proposta è il Summer Party con l’animazione sui cubi dell’Energia Disco Mobile. Sul versante teatral-cabarettistico, da non mancare l’appuntamento con il duo Marco & Mauro.
Domenica 5 agostotornerà la “Fera dij persi pin”, con il mercatino del piccolo artigianato, dell’hobbistica, del collezionismo e dell’arte. Il versante “nostalgico” della manifestazione sarà affidato al Registro Fiat delle auto storiche e ad un raduno di trattori d’epoca, con tanto di dimostrazione dell’aratura di una volta.
Nello stand gastronomico della Sagra saranno servite esclusivamente le specialità della tradizione canavesana, preparate con i prodotti del territorio, perché uno degli obiettivi della sagra è la riscoperta degli antichi sapori della cucina locale. Il dessert con le pesche cotte al forno ripiene di amaretti e cioccolato sarà preceduto da “galuperie” come le acciughe al verde, i tomini freschi al verde, i peperoni di Carmagnola cotti al forno e conditi con olio e timo, il Salame di Turgia, gli agnolotti piemontesi, i fagioli con le cotiche cucinati nelle tofeje di Castellamonte, le carni alla brace, le salsiccie artigianali, i tomini stagionati conditi con olio e peperoncino e la Toma di Lanzo. Anche la scelta dei vini è rigorosamente piemontese: Dolcetto, Bonarda e Arneis.