In Valsusa l’inizio di ottobre è tempo di vendemmia e di raccolta delle castagne: per questo l’evento di domenica 8 ottobre è dedicato al connubio tra il Marrone della Valle di Susa IGP e i vitigni della Doc Valsusa - l’Avanà, il Becuet e il Baratuciat – e, più in generale, le eccellenze vitivinicole dei produttori associati al Consorzio di Tutela.
Vino e castagne sono un accostamento che profuma d’autunno, di piacevoli serate passate in compagnia degli amici. La castagna, specie la caldarrosta, dà piacere al palato se abbinata al giusto calice di vino: soprattutto se si tratta di un rosso dalla Valsusa, i cui tannini e il buon tasso di acidità ripuliscono bene il palato dalla pastosità della castagna.
L’iniziativa del Consorzio di Tutela Valsusa Doc è “open”, con ingresso aperto a tutti a partire dal primo pomeriggio di domenica 8 ottobre. Il ticket gratuito garantisce a tutti un calice di vino a scelta fra quelli proposti dai vignaioli presenti, abbinato ad un cartoccio di caldarroste cotte al momento. Chi vuole replicare può acquistare un nuovo ticket per fare il bis. I produttori propongono i loro vini in degustazione e vendita, accompagnati dalle musiche e dai balli occitani del gruppo “Parenaperde” di Oulx, che suona brani tradizionali dell’Alta Valle Dora e si avvale della ricerca etnomusicologica di Renato Sibille, ricercatore ulcense che tra il 1986 e il 2015 ha annotato e registrato testimonianze dei parlanti la lingua occitana nelle diverse varianti locali. Alcuni brani sono riproposti, in un arrangiamento per gruppo, grazie al ritrovamento di alcuni spartiti ottocenteschi della banda musicale di Salbertrand.
Per l’organizzazione dell’evento di domenica 8 ottobre il Consorzio Tutela Valsusa Doc si avvale della collaborazione della Pro Susa, organizzatrice della “Castagna d’Oro” e del Palio di Susa. Sul versante castanicolo, l’evento conta sulla collaborazione della cooperativa La Maruna di Villar Focchiardo, costituita nel 2003 da un gruppo di castanicoltori che si occupano della raccolta e commercializzazione dei marroni, prodotti dagli associati ma anche da altri conduttori di castagneti. Dal 2010 il Marrone della Valle di Susa ha ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta. I dieci soci della cooperativa hanno iscritto i propri castagneti nel registro della nuova IGP e la cooperativa è diventata confezionatrice autorizzata del prodotto. L'IGP Marrone della Valle di Susa è riservata ai frutti allo stato fresco ottenuti da alberi di Castanea sativa di ecotipi locali, correntemente designati con il nome del Comune di provenienza: Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant’Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo.
