
Continuano le visite agli edifici scolastici nell’ambito di #ScuoleCittaMetroTo, il progetto della Città metropolitana di Torino che si propone sia di raccontare i grandi progetti, i cantieri e gli investimenti che l'Ente di area vasta sta portando avanti per migliorare il suo patrimonio edilizio scolastico, sia come vengono affrontate quotidianamente le criticità che richiedono interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.
A Vanchiglia una succursale per due Licei
Nel cuore del quartiere storico Vanchiglia, tra piazza Santa Giulia e C.so Regina Margherita, è situato l' edificio scolastico che ospita le succursali di due differenti istituti scolastici: i Licei Gioberti e Gobetti. È un edificio costruito negli anni '70 dalla Città di Torino, originariamentedestinato ad ospitareil ciclo di studi di media inferiore, ma a partire dall'anno 1994 è stato trasformato per ospitare l'Istituto d'istruzione superiore e successivamente trasferito per competenze alla Provincia di Torino.
Si tratta di tre complessi, quello principale ospita le aule (la maggior parte dei piani è occupata dalle 26 aule del Liceo classico Gioberti, per un totale di 510 studenti; mentre l’ultimo piano ospita 6 aule e 130 studenti del Liceo scientifico Gobetti); nel corpo di fabbrica parzialmente interrato è situata una spaziosa palestra, mentre il terzo fabbricato, destinato ad altre aule, era in origine una manifattura ed è vincolato come edificio storico.
Contrastare le infiltrazioni nell’ex Manifattura
Ed è su questo fabbricato che è stato realizzato l’intervento più interessante. L’ex manifattura infatti è costruita in mattoni a vista all’esterno e intonacata sul lato cortile. Essendo il laterizio un materiale altamente igroscopico ha causato importanti infiltrazioni. Intervenire rispettando i vincoli architettonici sarebbe stato molto costoso, quindi si è ricorsi a un dispositivo che si chiama Biodry e funziona sul magnetismo terrestre, senza creare campi elettrici ed elettromagnetici, invertendo la risalita dell’acqua. Il funzionamento del dispositivo è monitorato da remoto e con una serie di misurazioniin sitosi verifica la percentuale di umidità delle murature che evidenzianorisultati positivi.. Inoltre all’interno del fabbricato si stanno completando le intonacature (a base di calce che è un materiale traspirante) e le altre opere di finitura per consegnare le aule nel prossimo anno scolastico risanate dall'umidità di risalita.
Con le due manutenzioni straordinarie precedenti (finanziate dalla Regione Piemonte) oltre a questo intervento (finanziato dalla Città metropolitana per 118.000 euro) la spesa complessiva di investimento per questo edificio risulta essere di circa 197.000 euro. A completamento delle precedenti manutenzioni straordinarie (periodo 2020-2021), in cui sono state realizzate alcune opere di impermeabilizzazione con rifacimento pavimentazione esterna del cortile a copertura del corridoio palestra, è stata ripristinata la zona spogliatoi della palestra, oggetto d'infiltrazioni, realizzando una nuova pavimentazione di copertura e salvaguardando persino l’oleandro a cui tutta la scuola si era affezionata.
Con lo stesso intervento di risanamento della ex Manifattura è stata eseguita la manutenzione dell'ex alloggio custode con la tinteggiatura e la sistemazione dell’impianto elettrico che, pur non potendo diventare per dimensioni e configurazione uno spazio-aule, potrà invece accogliere altre necessità come gli incontri con la psicologa.
Anche in un Istituto scolastico “piccolo” come è la succursale di Via Giulia di Barolo non mancano però le necessità di nuovi e importanti investimenti. Cristina Mazzoleni, collaboratrice della Dirigente scolastica del Liceo Gioberti, mostra l’ampia terrazza sul tetto dell’edificio principale e spiega: “Vorremmo poterla utilizzare per lezioni all’aperto, per ritrovi fra famiglie, docenti e studenti, per attività laboratoriali, ma le condizioni attuali della terrazza non ce lo consentono”. E, ben più importante,vorrebbero fossero rinnovati tutti gli infissi dell’Istituto, “perché sono ancora quelli originali e in alcune parti della scuola si patisce il freddo, nonostante funzioni il riscaldamento”.