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Città metropolitana di Torino, l'impegno nelle scuole superiori tra manutenzioni e appalto calore

“Siamo disponibilissimi ad ascoltare tutte le rimostranze che giungono dalle nostre scuole, e siamo dispiaciuti per i disagi che derivano da alcune problematiche sugli impianti di riscaldamento. Continuiamo ogni giorno a lavorare per risolvere le urgenze in maniera puntuale e risoluta".
Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo interviene sulle situazioni di aule al freddo nelle scuole superiori del territorio metropolitano. “Abbiamo letto sui mezzi di comunicazione di 500 proteste; poiché la popolazione scolastica di Città metropolitana è di 98mila alunni, se ragionassimo aritmeticamente vorrebbe dire una percentuale di 0,5; tuttavia, visto che non ragioniamo per numeri, ma per persone, ci adoperiamo per risolvere tutti i problemi che ci sono stati segnalati” aggiunge Suppo. “Vorrei chiarire che non c’è nessuna emergenza freddo: ci sono, come accade ogni anno, una serie di problemi puntuali che devono essere affrontati o che sono già in corso di risoluzione, e che vedono Città metropolitana sempre impegnata, non solo nella stagione invernale, per la gestione di 160 edifici scolastici" prosegueil Vicesindaco metropolitano, annunciando che comincerà una serie di sopralluoghi per confrontarsi sui problemi con i dirigenti scolastici e gli studenti: il primo sarà venerdì prossimo al Norberto Rosa di Susa.
“La gestione degli impianti di riscaldamento e della manutenzione nei 160 istituti d’istruzione superiore della Città metropolitana di Torino è un’attività istituzionale che il nostro Ente da sempre porta avanti con una presenza quotidiana e continuativa: abbiamo strumenti di controllo che ci consentono di monitorare in tempo reale tutte le segnalazioni che ci giungono dai dirigenti scolastici e di intervenire nel più breve tempo possibile tramite i nostri tecnici e la ditta Getec, a cui è affidato dal 2016 e fino al 2027 il cosiddetto appalto calore, cioè la gestione diretta degli impianti di riscaldamento di tutte le nostre scuole. Nei giorni scorsi le segnalazioni ricevute dalle scuole non sono state superiori al dato fisiologico, e a tutte abbiamo prontamente dato risposta” precisa Suppo, “come nel caso del liceo artistico Faccio di Castellamonte o della succursale del liceo Buniva di Pinerolo; in qualche caso, il problema riguardava due aule su 60 come al liceo Alfieri di Torino, o c’era la palestra al freddo, come al Natta di Rivoli, perché qualcuno aveva spento il riscaldamento per non sentire il rumore delle ventole dell'impianto".
Il vicesindaco Suppo illustra le cifre dell’appalto calore che la Città metropolitana ha stipulato con Getec:  si tratta di 13 milioni all’anno, a cui si  sono aggiunti altri  11 milioni di euro investiti negli ultimi due anni per sostituire tutte centrali termiche.
“Scontiamo il problema di un parco scuole ampio e vetusto, che stiamo cercando di rinnovare compiendo investimenti importanti. Ne cito due: a Collegno investiamo 5 milioni e mezzo per ristrutturare Villa 6 nel parco della Certosa e ampliare gli spazi del liceo Curie; ad Avigliana partiranno a gennaio i lavori per la nuova succursale del Galilei, con un investimento di 4 milioni di euro che si affiancano al milione e mezzo speso recentemente per l’efficientamento antisismico della sede centrale”.
In sintesi, gli investimenti di Città metropolitana di Torino per l'efficientamento dell'involucro degli edifici scolastici: 

FINANZIAMENTO REACT EU:

Gioberti di via S. Ottavio (2 milioni): serramenti;
Passoni di via Cittadella (2 milioni): serramenti e cappotto;
Alfieri (2 milioni): serramenti e cappotto corpo aule;
Cattaneo di via Sostegno (2.5 milioni): serramenti del corpo aule (+ 500.000 euro di fondi propri di Città metropolitana spesi l'anno prima);
Copernico Luxemburg (3 milioni): spogliatoi e 2 palestre su 4.

FONDI PROPRI DI CITTÀ METROPOLITANA:
Cottini di via Castelgomberto (400.000 euro): sostituzione parziale dei serramenti;
Juvarra di Venaria (400.000 euro):  sostituzione parziale dei serramenti;
Avogadro (900.000 euro): sostituzione parziale serramenti;
Guarini di via Salerno (800.000 euro): sostituzione completa serramenti, comprese palestre;
Amaldi-Sraffa di Orbassano (2.000.000 euro): sostituzione serramenti edificio "economico" (ad eccezione di alcuni laboratori, degli spogliatoi della palestra e degli ex-uffici) e del piano seminterrato dell'edificio "tecnologico".