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Aule e spazi per il Liceo Natta di Rivoli: la replica di Città metropolitana di Torino

La Città metropolitana di Torino ha sempre posto la massima attenzione al tema degli spazi a disposizione di studenti ed insegnanti nelle scuole superiori di propria competenza; fin dall’anno 2013 invita formalmente le scuole di competenza a porre la massima attenzione nell’accogliere un numero di studenti compatibile con i locali in dotazione.
Analoga sollecitazione è stata inviata con lettera ufficiale alle istituzioni scolastiche del territorio anche quest’anno rispetto alle iscrizioni per l’anno scolastico 2019/20.
“Ci assumiamo sempre le nostre responsabilità e rispondiamo per quanto possibile alle richieste delle scuole superiori - sottolinea il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici Antonino Iaria - ma ci aspettiamo altrettanto dai dirigenti scolastici, cui spetta l’organizzazione didattica e l’articolazione dell’orario”.
Iaria interviene in particolare sulla polemica sollevata sul tema degli spazi a disposizione de Liceo Natta di Rivoli, una scuola recente costruita dalla allora Provincia di Torino nel 2006.
L’Istituto Natta dispone di 30 aule e 19 laboratori: nell’anno scolastico 2018/19 ha funzionato con 48 classi, di cui 12 classi prime.
Negli ultimi cinque anni, cioè dall’anno scolastico 2013/14 è cresciuto di ben 18 classi, in relazione all’interesse espresso dall’utenza rispetto ai 3 indirizzi di studio (tecnico meccanica, meccatronica, energia; tecnico grafica e comunicazione; liceo scienze applicate) e va sottolineato come l’offerta formativa di tecnico grafica e comunicazione sia stata autorizzata da questo Ente a partire dall’anno scolastico 2014/15 quando l’Istituto Natta aveva 31 classi.
Sono stati numerosi gli incontri svolti durante l’inverno tra la scuola, la Città metropolitana e il Comune di Rivoli: i vertici dell’Istituto Natta hanno comunicato di avere iscrizioni per formare 12 classi prime, evidenziando la mancanza di locali da consentirne l’accoglienza, considerato che da anni l’attività didattica viene svolta tramite la rotazione tra aule e laboratori.
“Negli incontri - aggiunge Iaria - abbiamo sempre fatto presente all’Istituto Natta l’impossibilità di acquisire nuovi locali in strutture comunali per mancanza di disponibilità, ma anche il fatto che la richiesta realizzazione di un ampliamento della struttura di via XX Settembre avrebbe comportato il reperimento delle relative risorse finanziare ed avrebbe richiesto dei tempi lunghi (5 anni) per la relativa fruibilità dei locali.
Per l’anno scolastico 2019/20, nell’obiettivo della razionalizzazione e pieno sfruttamento degli spazi negli edifici della Città Metropolitana, si sono indirizzati gli allievi in esubero del corso di scienze applicate verso altre scuole del territorio limitrofo (Curie-Vittorini; Galilei-Ferrari), e quelli del corso di meccatronica verso l’IIS Ferrari di Susa. 
Risulta che le classi previste per il prossimo anno scolastico autorizzate in organico di diritto siano complessivamente 52, di cui 11 classi prime.