È una delle più ambiziose riqualificazioni estetiche mai compiute in Italia quella che il Comune di Beinasco, il Museo d’Arte Urbana e l’Accademia di Belle Arti di Torino hanno realizzato al centro commerciale Le Fornaci. La nuova puntata della rubrica “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, si occupa questa settimana del murales da record intitolato “Art Site Park”, che riqualifica il parcheggio multipiano del centro commerciale che sorge là dove un tempo c’erano le fornaci in cui si cuocevano i mattoni per l’edilizia. Per vedere il video del reportage basta andare nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino al link www.youtube.com/watch?v=SveRs-qTThw
“Art Site Park” unisce arte, funzionalità architettonica e impatto visivo, proponendo con i suoi mattoncini, che ad uno sguardo distratto richiamano immediatamente i Lego, un rimando alla funzione storica di quest’angolo del territorio di Beinasco che costeggia la Tangenziale: la produzione di mattoni, appunto.
Il murales realizzato da Francesca Nigra (in arte Nice&theFox) e Vito Navolio rompe la monotonia e l’anonimato del parcheggio multipiano con un’esplosione di colori, trasformando i volumi dei mattoni in superfici bidimensionali. Per realizzare l’opera, che interessa una superficie di 5.000 metri quadrati ed è alta fino a 12,65 metri, sono serviti 6 mesi di lavoro, 700 litri di vernice, 10 metri quadri di carta vetro.
Appena inaugurato ufficialmente, alla presenza delle autorità tra cui il Sindaco di Beinasco e Consigliere metropolitano Daniel Cannati, l’Art Site Park si inserisce in una fase di grandi trasformazioni per la città, incentrata sul decoro urbano e sulla vivibilità. Sicuramente attira l’attenzione di chi transita sulla Tangenziale e, da passeggero, non è concentrato sulla guida. Per gli appassionati e gli intenditori di arte contemporanea diventerà un motivo in più per visitare Torino e la sua area metropolitana, sempre più attente alla qualità visiva dell’ambiente urbano e alla sua riqualificazione, proprio grazie al talento dei giovani artisti. L’idea di intervenire a Beinasco era venuta negli anni scorsi al compianto Edoardo Di Mauro, ideatore e direttore artistico del Museo di Arte Urbana, condirettore artistico della Galleria d’Arte Moderna della GAM e direttore dell’Accademia delle Belle Arti. Per chi ha lavorato con Di Mauro e ne ha condiviso la visione d’avanguardia, i murales di Beinasco sono uno dei lasciti più importanti dell’ideatore del MAU, che dal 1995 ad oggi ha realizzato 137 opere murarie e ambientali nel Borgo Vecchio, a cui si sono affiancate, dal maggio del 2001, altre 35 installazioni che costituiscono la Galleria del Campidoglio, per un totale di 172 opere realizzate da 104 artisti.
In un’ottica che vede l’arte assumere una vocazione didattica ed etica, un centro commerciale come Le Fornaci di Beinasco è il luogo ideale di aggregazione in cui è possibile sperimentare la funzione dell’arte pubblica. Come ci ha raccontato nell’intervista televisiva per la rubrica “Storie metropolitane” l’architetto Giovanni Sanna, Presidente del MAU, “grazie ad Edoardo Di Mauro abbiamo colto la sfida di riqualificare un non luogo, un luogo anonimo come un centro commerciale, per dare una nuova identità allo spazio, che è diventato più bello e più identificabile. L’arte e l’architettura possono ricucire il territorio e dare un’identità ai luoghi, consentendo anche di recuperare la memoria storica”.
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#storiemetropolitane: “Art Site Park” riqualifica il parcheggio delle Fornaci di Beinasco
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