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#Storiemetropolitane al Castello di Villar Dora - Nuova apertura in occasione della giornata ADSI

La nuova puntata di Storie metropolitane ci porta a Villar Dora, Comune posto sul versante sinistro della Valle di Susa, per visitare e raccontare il Castello, antica residenza medievale fra le meglio conservate della Valle, un luogo magico senza tempo dove presente e passato si uniscono.
Ci accoglie Maria Antonielli d’Oulx, che insieme al marito Carlo, cura con passione e amore la gestione del Castello la cui proprietà si è tramandata di generazione in generazione da più di 8 secoli, passando dalla famiglia Provana a quella dei Conti Antonielli d’Oulx.
La nuova puntata di Storie metropolitane è pubblica on line sul canale youtube di Città metropolitana di Torino al link https://youtu.be/qItUODObn7w e nello speciale https://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2023/storiemetropolitane

Il castello è socio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in Italia e organizza ogni anno la Giornata nazionale che prevede aperture e visite gratuite. Per l’occasione di Castello di Villar Dora domenica 26 maggio organizza visite guidate gratuite offrendo così la possibilità ai prenotati di immergersi in ambienti fiabeschi: la galleria degli stemmi, la sala pranzo e il salone del camino per quanto riguarda gli spazi interni e all’esterno, il meraviglioso parco in cui svettano un imponente Cedro della California e un maestoso Cedro del Libano. (Prenotazioni obbligatorie al numero 353.3762035).
Per la giornata nazionale ADSI tutto il comune di Villar Dora è stato coinvolto. Domenica 26 maggio sono previste anche visite guidate alla chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio, attualmente in fase di restauro e per il quale è aperta una raccolta fondi, e alla cappella di San Rocco. Inoltre per le vie del paese sarà allestito un mercatino dei prodotti tipici e le trattorie e i ristoranti proporranno piatti della tradizione.
Alla giornata nazionale oltre a Villar Dora, aderisce per la prima volta anche Villa Pastrone di Groscavallo, una dimora neo associata, che per l’occasione apre le porte al Parco e alla dépendance della Villa.
Tutti i dettagli delle dimore coinvolte al link https://shorturl.at/K23mz
“L’Associazione Dimore Storiche Italiane – spiega Francesco Luda di Cortemiglia, consigliere ADSI Piemonte - Valle d’Aosta – è nata nel 1977 e attualmente conta circa 4500 soci. In Piemonte le dimore socie che partecipano alla Giornata nazionale sono più di trenta. L’associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione dei beni, affinché questi possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori”. Le dimore storiche costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia che necessita da parte della proprietà di dedizione e cura costante. Attenzioni che Maria e Carlo Antonielli d’Oulx non fanno mancare al loro Castello contribuendo quotidianamente alla conservazione della storia occupandosi della gestione ordinaria e straordinaria affinché tutta la comunità possa godere del luogo comprendendone l’arte, la bellezza e l’autenticità.


...la storia del Castello di Villar Dora
Il primo documento in cui si parla del castello risale al 1280. È situato su uno sperone roccioso e domina tutto il paese. Risulta essere stato abitato dalle epoche più remote, grazie alla sua naturale posizione di difesa. È infatti stato costruito come luogo per proteggere le popolazioni di un territorio di confine da sempre oggetto di battaglie. Era collegato visivamente con il Castello di Avigliana e la Sacra di San Michele. Tramite segnali con le fiaccole in pochi minuti a Torino giungeva notizia di invasioni di nemici dalla Francia. Il Castello è stato teatro di rilevanti episodi storici, ai suoi piedi si svolse una delle battaglie decisive tra Costantino e Massenzio per il possesso della città di Susa e in seguito scontri tra i Franchi e i Longobardi. Nell’anno 1418 vi soggiornò Papa Martino V Colonna, di ritorno dal Concilio di Costanza il quale ripartì scortato da un esercito dato dai feudatari. Nel 1691 venne danneggiato dalle truppe francesi del terribile Maresciallo di Francia Catinat (che nello stesso anno distrusse completamente il vicino Castello di Avigliana). Contrariamente a quello che fece con tutti gli altri castelli di val di Susa, il Maresciallo decise di non radere al suolo il Castello di Villar Dora. A metà del 1700, in una stanza che ancora oggi porta il suo nome vi soggiornò re Carlo Emanuele III di Savoia. Tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 il Conte Annibale Antonielli d’Oulx commissionò ad uno dei migliori architetti dell’epoca, Ernesto Bertea, importanti opere di ristrutturazione e di ampliamento quali una serie di possenti arcate che sostengono i viali. Il parco, come lo vediamo oggi, è il lavoro di un sapiente architetto di giardini di fine ‘800. Lo stile è quello del giardino italiano. Si possono però trovare anche siepi di Lauro Ceraso e di Ligustrum. Numerose aiuole di rose antiche emanano un delicato profumo e accendono di tanti colori i giardini. Gli alberi più belli e maestosi del parco sono una Sophora giapponese situata nel terrazzamento erboso del belvedere, un Cedro della California con un tronco dal diametro di 2 metri e una altezza di 30 metri, un Cedro del Libano situato nel giardino interno con un tronco dal diametro di 3 metri e un’altezza di oltre 30 metri. La sua mole imponente offre una gradevole ombra nei giorni d’estate.
https://www.castellodivillardora.it