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“Storie metropolitane” nella villa Asinari a Virle, per la mostra “Square” di Andrés Avré

Nella puntata di questa settimana delle “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, il “contenitore” è il castello-villa settecentesco che fu dei conti Asinari Piossasco di None, che sorge a Virle ed è attualmente di proprietà dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli. Mentre il “contenuto”, a dir poco insolito, è l’installazione “Square, perseveranza della forma, libertà del segno”, che, il 7 ottobre scorso, ha proposto la nuova collezione di opere dell’artista contemporaneo Andrés Avré.
Il reportage video è pubblicato all’indirizzo https://youtu.be/9T4Era-n8Vw
L’idea di abbinare le proprie opere con un prezioso scrigno di arte e di storia è venuta ad Andrés Avré visitando il castello-villa e ammirando il salone balconato che trecento anni orsono fu affrescato da Giuseppe Dallamano, pittore quadraturista modenese che operò nei cantieri delle residenze sabaude. Due espressioni artistiche, quella di Dallamano e di Avré, che sono distanti tre secoli e che nonostante tutto possono dialogare. Come già avvenuto in altre occasioni, Avré ha messo a confronto la sua produzione con il luogo storico scelto per la presentazione. Il castello-villa risalente alla prima metà del XVIII secolo è un prezioso gioiello da scoprire e valorizzare: soprattutto il suo salone, dove regna l'illusionistica dilatazione spaziale realizzata dal Dallamano intorno al 1724.
Il quadrato è l'elemento  ricorrente che caratterizza tutta l'opera di Andrés Avré fin dai primi lavori. La forma è la cornice di paesaggi dell'anima o la trasfigurazione di orizzonti astratti, in cui il segno diventa  cifra espressiva, l'elemento imprescindibile nella costruzione di un equilibrio, mentre luci mutevoli e ombre inaspettate alludono a skyline e paesaggi cari all'artista. L'installazione all'interno del salone del castello ha presentato una selezione di opere su carta e su tela di diverse dimensioni, realizzate con colori acrilici, pigmenti e sabbie.
Andrés Avré è nato a Torino nel 1966 e, dopo alcune esperienze nel mondo del fumetto e dell'illustrazione, è approdato in età matura all’informale e si è trasferito a  Monforte d'Alba, dove ha creato uno spazio espositivo personale: la Temporary Forge, nel cuore del centro storico del piccolo borgo di Langa. Il suo abitare stili e forme storicizzate come l’espressionismo astratto, l’informale materico e segnico, non gli impediscono di ricodificarli  e fonderli completamente su se stesso, in modo originalissimo. La stratificazione del colore, i graffiti, i segni e i toni che si accumulano e si dissolvono sono la trasposizione simbolica del suo indagare la mutevolezza dell'identità. “Il suo mezzo espressivo, - ha scritto il critico Alessandro Allocco nella sua nota curatoriale - è la forma, intesa come essenza stessa dell'opera. La sua percezione artistica è connaturata al suo vissuto, mutuato però attraverso il sogno, con un registro che emerge attraverso un processo di sovrapposizione, cambiamento e trasformazione, in un accumulo organico di strati, immagini e toni precedenti che affiorano e scompaiono, rivelando l'archeologia del passato. La sua spazialità geometrica produce opere divise in superfici interconnesse fra loro, che raccontano il conflitto tra complessità cromatica e logica seriale, fra il bisogno di ordine e la necessità di infrangerlo. La poetica di Andrés Avré produce infatti dipinti compatti, spesso definiti da bordi, apparentemente bidimensionali, eppure vitali e palpitanti. Questa contaminazione fra presente e passato, in continua evoluzione, rappresenta il linguaggio plastico di Andrés Avré che fa di lui un artista italiano innovativo ed unico nel suo genere”. Ammirando le opere di Avré la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un’arte concettuale che lavora sulla sottrazione, culminando nell’eliminazione del superfluo, per arrivare all’essenziale, in una sorta di autoanalisi degli stati d’animo e delle associazioni di idee che un paesaggio o un’immagine possono suscitare nell’artista.presentazione mostra Square Virle 07 10 2023 10