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Per Organalia 2018 un fine settimana tra Vigliano Biellese e Ciriè e tra Bach e la musica ceciliana

Nella terza settimana di aprile la rassegna musicale “Organalia” proporrà una tappa a Vigliano Biellese e una a Ciriè.
Venerdì 20 aprile alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Vigliano Biellese, nell’ambito del circuito “Organalia 2018 in tour”, si esibirà il torinese Gianluca Cagnani, titolare della cattedra di organo e improvvisazione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, organista titolare della comunità luterana in Torino e concertista di fama internazionale. Insieme alla flautista Francesca Odling, Cagnani ha fondato recentemente la Turin Baroque Orchestra, che dirige e con la quale suona anche da solista all'organo e al cembalo. Studioso ed esecutore fin da bambino dell'opera integrale di Bach, l’organista torinese ne sta approfondendo gli aspetti teologici e simbolici nelle cantate sacre. A Vigliano Biellese Cagnani si siederà alla consolle dell’organo costruito nel 2007 dalla Bottega Organara Dell’Orto&Lanzini di Dormelletto (Novara). Il programma sarà dedicato interamente alle musiche di Johann Sebastian Bach e sarà aperto dalla Fantasia in Do minore, BWV 562, a cui farà seguito la Fuga in Do minore, BWV 562b (frammento, completato da improvvisazione). Si passerà, quindi, all’ascolto del celebre Preludio al Corale “Nun komm der Heiden Heiland” (“Vieni, Salvatore delle Genti”) nelle tre versioni scritte da Bach: BWV 659 à 2 claviers et pédale, BWV 660, trio a due bassi e canto fermo e BWV 661, in organo pleno, il canto fermo nel pedale (dall'autografo di Lipsia). Il pezzo forte del concerto di Vigliano Biellese sarà però la poderosa “Toccata, Adagio e Fuga in Do maggiore”, BWV 564. Il programma di sala prevede anche il Preludio al Corale “O Mensch bevei dein Sunde gross” (“O Uomo piangi il tuo grande peccato”), BWV 622, à 2 claviers et pédale e il Preludio al Corale “Wenn wir in Hoechsten Noeten sein”, BWV 641, 2 claviers et pédale (dall'Orgelbuechlein). Gianluca Cagnani eseguirà anche il Preludio in Si minore, BWV 544 e l’Adagio tratto dall'Oratorio di Pasqua BWV 249, adattato all'organo a memoria e senza trascrizione. La conclusione sarà dedicata alla Fuga in Si minore, BWV 544b. L’ingresso al concerto sarà come sempre con libera offerta
L’appuntamento a Ciriè è per sabato 21 aprile alle 21 nel Duomo di San Giovanni Battista e ne sarà protagonista l’organista siciliano Diego Cannizzaro, concertista di fama internazionale, direttore del Dipartimento di musica liturgica dell’istituto universitario Tisia- Accademia Pontificia “Via Pulchritudinis” di Cefalù, ispettore onorario per gli organi storici della Regione Siciliana, docente invitato al Dipartimento di musica antica del Conservatorio Rimski-Korsakov di San Pietroburgo. L’organista siciliano è uno specialista della musica ceciliana, repertorio perfettamente adeguatoall’organo del Duomo di Ciriè, che fu costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897 ed è collocato nella controfacciata del Duomo, sulla bussola d’ingresso. Il programma sarà incentrato sui compositori piemontesi, vissuti a cavallo tra ilXIX e il XX secolo. L’apertura sarà affidata a DinoSincero, sacerdote, laureato in fisica, compositore, organista e didatta al Conservatorio di Torino (ai suoi tempi era ancora Liceo Musicale)nato nel 1872 a Trino Vercellese e morto a Torino nel 1923. Di Sincero sarà eseguito un “Preludio” e “La canzone del pastore errante”. Il concerto proseguirà con due composizioni del canavesano Angelo Burbatti, nato a Montalto Dora nel 1868, organista titolare della Cattedrale di Ivrea dal 1905 al 1946. Dell’autore canavesano Cannizzaro eseguirà le composizioni “Scherzo per Communio”, “Berceuse” e “Grande Coro Festivo”. Non poteva mancare in un concerto di questo livello un altro canavesano, Pietro Alessandro Yon, del quale Cannizzaro ha registrato ben due CD e si appresta a concludere il quinto volume dell’Opera Omnia. Del compositore nativo di Settimo Vittone e naturalizzato statunitense Cannizzaro proporrà la “Toccata per l’organo primitivo” e “Marche pastorale”. Una parte rilevante del concerto sarà dedicata al genio del tortonese Lorenzo Perosi, che fu nominato dal papa Leone XIII direttore perpetuo della Cappella Sistina. Di Perosi saranno eseguiti “Preludio”, “Veni Creator” e “La Trasfigurazione di Nostro Signor Gesù Cristo” nella riduzione per organo di Marco Enrico Bossi. Il brano conclusivo sarà l’”Alleluia” scritto dal vercellese Giuseppe Rosetta, che fu maestro del celebre organista Arturo Sacchetti e del chitarrista Angelo Gilardino.

Per ulteriori informazioni: www.organalia.org, info@organalia.org