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Organalia in tour prosegue a Vercelli, con Matteo Imbruno che esegue musiche del XVIII e XIX secolo

Dopo il successo di sabato 9 settembre a Vigliano Biellese, la rassegna di musica classica "Organalia 2017 In tour” approda a Vercelli sabato 16 settembre, con il concerto intitolato “I colori dell’organo”. Alle 21 alla consolle dell’organo della cappella di Sant’Eusebio della basilica cattedrale (costruito dal lombardo Giovanni Tonoli nel 1882) si siederà l’organista italiano naturalizzato olandese Matteo Imbruno, che eseguirà un programma antologico dedicato ad autori del XVIII e XIX secolo. La serata sarà aperta dalla Suite in Re minore “Uranie”, dedicata dal compositore Johann Caspar Ferdinand Fischer alla Musa dell’astronomia. Scritta per tastiere (clavicembalo o organo), la Suite, dopo il “Praeludium” di impostazione solenne, è sviluppata su una serie di danze tipiche dell’epoca barocca: Allemande, Courrente, Sarabande, Gavotte, Gigue, Menuet. La conclusione è su una Passacaglia. Seguirà il Concerto in Do RV 265 di Antonio Vivaldi, nella trascrizione per organo di Johann Sebastian Bach, che nel catalogo bachiano è catalogato come BWV 976. Di Domenico Zipoli sarà poi eseguita l’Elevazione in Fa maggiore, di Giovanni Battista Cervellini la Sonata in Fa, di Bach il Preludio al Corale “Wer nur den lieben gott lässt walten” BWV 691 e la Fuga sopra il Magnificat. La parte finale dell’appuntamento vercellese prevede il Rondò di Gaetano Valerj e il Concerto dall’Oratorio “Judas Maccabeus” di Georg Frederick Händel.Il concerto è ad ingresso con libera offerta, ha il patrocinio della Provincia e della Città di Vercelli ed un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione di monsignor Giuseppe Cavallone, di monsignor Denis Silano e della Società del Quartetto di Vercelli.
Sabato 23 settembre alle 21 nella cattedrale di San Giusto a Susa sarà la volta della “Civiltà strumentale italiana tra XIX e XX Secolo”. Alla consolle dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1890, ripreso nel 1934 da Francesco Vegezzi Bossi, restaurato da Italo Marzi nel 2001, siederà il concertista siciliano Diego Cannizzaro, che presenterà il quarto CD del marchio Elegia dedicato all’opera omnia per organo di Pietro Alessandro Yon.
Sabato 30 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione a Cocconato d’Asti si ascolteranno le “Suggestioni per tromba e organo”, con Maurizio Fornero all’organo e Daniele Greco D’Alceo alla tromba. In programma musiche di Torelli, Bach, Alessandro Scarlatti e Froldi.
Domenica 1° ottobre alle 15,30 nella basilica pontificia del Colle Don Bosco è in programma il concerto “L’organo contemporaneo”. Alla consolle del grandioso strumento costruito dai fratelli Pinchi di Foligno nel 2000 siederà Gianfranco Luca, per un appuntamento dedicato alla memoria dell’indimenticabile Massimo Nosetti. Il programma è costruito intorno ad autori contemporanei, con brani di Guilmant, Lindberg, Stamm, Peeters, Burtonwood, Mathias, Cooman, Young e Bedard. Di Massimo Nosetti sarà eseguito “Elegy on an American folk tune”.
Sabato 7 ottobre alle 21 nel duomo dei Santi Giovanni Battista e Martino a Ciriè si terrà il concerto “À la française”, con Paolo Tarizzo che inaugurerà il restauro dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897, restaurato dall’elvetica Orgelbau Thomas Wälti di Gümlingen in collaborazione con Alessandro Rigola. Tarizzo svilupperà un programma francese con brani di Widor, Bossi, Bonnet, Dupré, Guilmant, Rachmaninov, Alain, Boëllmann. Presenterà la serata Michele Chiadò.

Tutti i dettagli sui concerti nel portale Internet www.organalia.org