I NOSTRI COMUNICATI

 

La Festa nazionale della Polonia si celebra a Chivasso

In occasione della Festa nazionale dell’indipendenza della Polonia, il Consolato onorario di Polonia a Torino e la Comunità polacca torinese hanno organizzato per venerdì 18 e sabato 19 novembre le celebrazioni in vista di un possibile ed auspicabile gemellaggio tra le città di Chivasso e di Przemysl. Le celebrazioni, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 9 di venerdì 18 con l’incontro in Municipio tra l’amministrazione comunale di Chivasso ed il Sindaco di Przemysl, Robert Choma, il quale incontrerà succesivamente i rappresentanti delle associazioni del settore del commercio, dell’industria, della cultura e dello sport. Dopo una breve visita guidata al centro storico, il Sindaco Choma si recherà alla piscina comunale e negli impianti sportivi di via Gerbido, dove incontrerà l’assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris e l’assessore allo sport della Città di Chivasso Giulia Mazzoli. La visita alle istituzioni culturali toccherà le sale di registrazione della Blu Room, l’Istituto musicale comunale Leone Sinigaglia e la biblioteca civica multimediale MOviMEnte. Il Sindaco Choma e il primo cittadino chivassese Libero Ciuffreda avranno poi un colloquio sul tema delle ricerche delle salme dei soldati italiani che riposano a Przemysl.

Sabato 19 novembre alle 9,30 si terrà in Consiglio comunale una cerimonia ufficiale, con gli interventi dei sindaci delle due città e dei capigruppo consiliari. In tale occasione sarà comunicata ufficialmente l’intitolazione di una via di Chivasso alla memoria dei soldati polacchi deceduti nella città piemontese. Alle 10,30 si terrà la commemorazione ufficiale dei militari polacchi in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’esecuzione degli inni nazionali, la posa di corono d’alloro ai caduti e i discorsi dei Sindaci Ciuffreda e Choma, del Console generale della Repubblica di Polonia a Milano e del rappresentante della Comunità polacca di Torino. Alle 11 nel cimitero cittadino le autorità deporranno fiori alla tomba dei soldati polacchi deceduti a Chivasso. Inoltre, nel cimitero della frazione La Mandria le autorità renderano poi omaggio alla lapide con i nomi dei primi soldati polacchi deceduti nella città piemontese.

Lo storico legame tra Chivasso e la Polonia

Torino e il Piemonte hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi, il quale a sua volta fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico e a quello prussiano. Negli ultimi dieci anni la Provincia di Torino ha concesso il suo patrocinio alle iniziative per la Festa nazionale polacca proprio in considerazione dei legami storici tra il nostro territorio - in particolare il Chivassese - e la Polonia. Concedendo a sua volta il patrocinio, la Città Metropolitana prosegue quindi nel solco di una consolidata tradizione di attenzione e vicinanza alla comunità polacca, alla sua associazione Ognisko Polskie w Turynie e al Consolato onorario di Polonia a Torino. Il legame forte fra Torino e la sua provincia e la Polonia si rinsaldò al termine della Prima guerra mondiale, quando 22.000 soldati polacchi, precedentemente inquadrati nell'esercito austro-ungarico e catturati dagli italiani durante il conflitto, si arruolarono come volontari nel nuovo esercito che venne costituito per iniziativa del Comitato nazionale polacco. Essi trascorsero un periodo di addestramento alla Mandria di Chivasso e, nel 1919, tornarono in patria per combattere ai confini orientali contro le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, assicurando così alla Polonia un breve periodo di indipendenza nazionale, che sarebbe però terminato tragicamente nel 1939, con le contemporanee invasioni tedesca e russa seguite allo sciagurato Patto Molotov-Ribbentrop. A Chivasso, a Ivrea e a Torino sono sepolte le salme di molti dei soldati che non riuscirono a sopravvivere alle malattie contratte durante la prigionia in Italia negli anni che vanno dal 1915 al 1918. Nel 1990 il Papa polacco Giovanni Paolo II rese onore alla lapide che nel cimitero di Chivasso ricorda i connazionali militari, durante la sua visita alla Diocesi di Ivrea. Durante l'addestramento alla Mandria le condizioni dei militari polacchi migliorarono notevolmente. Per loro furono organizzate attività di istruzione primaria e professionale, iniziative culturali e sportive. A coordinare tali iniziative fu il Comitato Pro-Polonia, presieduto dall'avvocato Attilio Begey, il quale nel dopoguerra fu nominato Console onorario di Polonia a Torino. La ricorrenza dell'11 novembre ricorda proprio la riconquista della sovranità nazionale da parte dei polacchi nel 1918, al termine della Grande guerra. La Comunità polacca di Torino si è invece costituita ufficialmente dopo la Seconda guerra mondiale, quando alcuni ufficiali che avevano combattuto contro i nazifascisti, servendo nel corpo d'armata comandato dal generale Anders, si stabilirono a Torino per completare i loro studi, nell’impossibilità di tornare in una patria che era passata dal giogo nazista a quello sovietico. Gli ufficiali e i militari polacchi rimasti a Torino si laurearono al Politecnico e all’Università e, nel 1948, costituirono ufficialmente l’associazione Ognisko Polskie w Turynie, per mantenere vive le tradizioni nazionali e i legami con la madrepatria. Negli anni ’80, Ognisko Polskie w Turynie organizzò a Torino numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno al sindacato Solidarność. Oggi che la Polonia è a pieno titolo membro dell’Unione Europea, l’associazione continua a tenere vivi i legami tra la madrepatria e le famiglie dei polacchi che vivono e lavorano a Torino, molti dei quali hanno un’elevata professionalità nel settore sanitario e nell’industria. Corsi di lingua polacca per i bambini e gli adulti (anche italiani), corsi di italiano per coloro che si sono stabiliti da poco a Torino, conferenze e momenti di svago aiutano i polacchi torinesi a sentirsi a casa loro in una città e in un Paese che li hanno sempre stimati e apprezzati.