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Fino a venerdì 17 febbraio a Palazzo Cisterna aperta la mostra su Jan Karski

Sarà visitabile sino a venerdì 17 febbraio dalle 10 alle 17 nei giorni feriali la mostra dedicata a Jan Karski inaugurata lunedì 30 gennaio a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria in onore delle vittime della Shoah. La mostra rievoca la figura e le vicende di cui fu testimone e protagonista il corriere dello Stato “segreto” polacco e del Governo in esilio della Repubblica Polacca durante la Seconda Guerra Mondiale.

La mostra è itinerante ed stata realizzata dal Museo della Storia della Polonia e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia. L’allestimento a Torino è stato realizzato in collaborazione con la Città Metropolitana, il Consolato Generale di Polonia a Milano, l’Istituto Polacco di Roma, il Consolato onorario di Polonia a Torino, la Comunità Ebraica di Torino e la Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie. La mostra sarà riallestita nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a Collegno, a Druento e in altri Comuni del territorio della Città Metropolitana di Torino. Hanno già richiesto di ospitare l’allestimento i Sindaci di Alpette e di Bollengo.

All’inaugurazione ufficiale dell’allestimento a Palazzo Cisterna hanno partecipato il Vice Console del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano Bartosz Skwarczynski, le Consigliere delegate della Città Metropolitana Anna Merlin (delegata agli Affari istituzionali, affari e servizi generali, gare e contratti, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali)e Carlotta Trevisan (delegata ai Diritti sociali e parità, welfare, minoranze linguistiche), il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte delegato al Comitato Resistenza e Costituzione Nino Boeti, l’Assessore regionale allo sport,polizia locale, personale e organizzazione Giovanni Maria Ferraris, il Presidente della Comunità Ebraica di Torino Dario Disegni, la Presidente della Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie Elzbieta Grzyb, il Vice Direttore dell'Istituto Polacco di Roma Marek Szczepanowski, il Console Onorario della Repubblica di Polonia a Torino Ulrico Leiss de Leimburg.

Nel suo saluto di benvenuto agli ospiti la Consigliera metropolitana Carlotta Trevisan ha sottolineato che “la vicenda di Jan Karski e la mostra che la rievoca sono un monito, soprattutto per le giovani generazioni, che hanno il diritto e il dovere di conoscere quello che è avvenuto. Gli orrori della guerra, del razzismo, del genocidio non sono qualcosa di lontano che non può mai più tornare. Perché la ferocia umana e il razzismo omicida non sono sopìti, perché i genocidi sono avvenuti anche in anni non lontani, dal Ruanda all’ex Jugoslavia; per non parlare di quello che è avvenuto nei mesi scorsi e avviene tuttora in Siria. Perché, sul rispetto dei diritti umani degli individui e dei popoli non possiamo abbassare la guardia e i crimini di guerra non devono e non possono conoscere la prescrizione e l’oblìo.

Nel canale You Tube della Città Metropolitana di Torino è possibile visionare il videocomunicato sull’inaugurazione della mostra all’indirizzo

https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=wPFSZjpkgLM&feature=youtu.be

UN TESTIMONE INASCOLTATO DELL’ORRORE DELLA SHOAH

Nel 1943 Jan Karski venne inviato presso i rappresentanti degli Alleati con la missione di raccontare il terroreseminato dai tedeschi in Polonia, compreso il genocidio degli ebrei. Karski fu tra i primi a informare il mondo sulla politica tedesca di sterminio sistematico degli ebrei. I suoi interlocutori, purtroppo, non compresero le dimensioni dell’immane tragedia che si stava consumando nella Polonia occupata dalle armate di Hitler. Il settimanale americano “Newsweek” ha inserito Jan Karski nel novero delle figure eccellenti del XX secolo, riconoscendo la missione da lui compiuta durante la guerra come una delle pietre miliari nell’etica della civiltà. Negli ultimi anni sono stati pubblicati in Italia: la prima edizione italiana dellibro di Jan Karski “La mia testimonianza davanti al mondo. Storia di uno stato segreto”(Adelphi 2013) a cura e con la traduzione di Luca Bernardini; il fumetto Jan Karski “L’uomo che scoprì l’Olocausto” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Rizzoli-Lizard 2014).