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“Democrazia e post-verità”: lunedì 30 ottobre a Palazzo Cisterna una conferenza di Maurizio Ferraris

Lunedì 30 ottobre alle 17,30 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria, 12, il professor Maurizio Ferraris, Vice Rettore dell'Università degli Studi di Torino, terrà una conferenza sul tema “Democrazia e post-verità”, per iniziativa del Centro Culturale Mario Pannunzio.
Il termine “post-verità”, derivante dall'inglese “post-truth”, indica quella condizione secondo cui, in una discussione relativa a un fatto o una notizia, la verità viene considerata una questione di secondaria importanza. Nella “post verità” la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi effettiva sulla veridicità o meno dei fatti reali. In una discussione caratterizzata da “post-verità”, i fatti oggettivi, chiaramente accertati, sono meno influenti nel formare l'opinione pubblica rispetto alle emozioni e convinzioni personali. Ciò in un contesto caratterizzato da una rete Internet di comunicazione globale in cui tutti possono partecipare ed esprimere le loro opinioni, fondate o meno. L'idea di democrazia che emerge da questo contesto si riassume in una considerazione molto semplice: la “post-verità” costituisce un momento di mobilitazione di massa con pochi precedenti. Ogni utente del Web esprime la propria verità, con una libertà che tecnicamente è sovrana rispetto a ogni altra istanza.
Può esserci una democrazia senza verità condivisa? Quali possono essere i caratteri della democrazia nell’epoca della post-verità?Di questi temi parlerà appuntoMaurizio Ferraris, uno dei pensatori italiani più autorevoli a livello internazionale, dal 1995 professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (dal 2012 “Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione”") dell'Università degli Studi di Torino. Presso l'ateneo torinese Ferraris dirige il LabOnt-Laboratorio di Ontologia di cui è stato Direttore dal 1999 al 2015 e di cui è Presidente dal 2016. Ha studiato a Torino, Parigi (prendendo un diploma d'études approfondies con Jacques Derrida alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales), all'Università di Heidelberg ed ha insegnato in importanti università europee. Dirige la Rivista di Estetica e fa parte del Comitato direttivo di Critique, del Círculo Hermenéutico editorial e della rivista ”aut aut”. Dal 1989 al 2010 ha collaborato al supplemento culturale de “Il Sole 24 Ore”. Dal 2010 scrive per le pagine culturali de “La Repubblica”. Dopo aver scritto e condotto “Zettel - Filosofia in Movimento” per Rai Cultura, dal 2015 conduce “Lo Stato dell'Arte” su Rai 5, dedicato all'approfondimento di temi d'attualità, politica e cultura. In ambito teorico, ha legato il suo nome al rilancio dell'estetica come teoria della sensibilità, a una ontologia sociale intesa come ontologia dei documenti (documentalità) e a un superamento del postmodernismo attraverso la proposta di un nuovo realismo.