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A Pont Canavese il Concert dla Rùa tra musica e storia

Sabato 20 luglio a Pont Canavese è in programma l’edizione 2019 del “Concert d’la Rùa”, tradizionale manifestazione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torinole cui prime edizioni risalgono alla seconda metà dell’800.
Furono i fratelli Laeuffer, titolari dell’omonima manifattura tessile, a ideare e promuovere una serata musicale che aveva come teatro la “Rùa”, ovvero l’incrocio tra le attuali via Marconi(ex via Laeuffer) e via Destefanis (la “strâ ‘d mess”).
Nel Piemonte che viveva la prima industrializzazione nei fondovalle (per sfruttare la forza motrice dei corsi d’acqua) l’evento richiamava moltissimi spettatori e non solo da Pont e dai paesi vicini. Oltre al gruppo orchestrale raggruppato al centro della Rùa, i diversi solisti o gruppi strumentali si esibivano affacciandosi ai balconi circostanti, quasi colloquiando tra loro e con la banda presente sul palco.
L’evento venne rilanciato per volontà del barone Mazzonis nei primi decenni del '900. Dopo una lunga fase di oblìo nel secondo dopoguerra, da 22 anni a promuovere il Concert è l’associazione culturale “Amis dla Rùa”, che ogni anno richiama circa duemila spettatori, provenienti da Pont e dai Comuni delle Valli Orco e Soana.
La manifestazione organizzata a partire dal 1996 dagli Amis dla Rua propone ogni anno una diversa tematica musicale, riassunta graficamente nella cartolina commemorativa e declinata sul pentagramma dall’Accademia Musicale “Aldo Cortese” di Pont Canavese diretta dal maestro Gianluigi Petrarulo. Nel 2018 era stato scelto il tema della pace, a cent’anni dalla conclusione della Grande Guerra. Nel 2019 il concerto si ispira al Giro d’Italia, che nello scorso maggio, con la tappa Pinerolo-Lago Serrù, ha attraversato per la prima volta la Valle Orco, suscitando un entusiasmo e un coinvolgimento popolare che hanno pochi eguali nella storia della Corsa Rosa. Del resto, il legame tra musica e Giro d’Italia è di lunga data: basti pensare alle canzoni che cantautori del calibro di Paolo Conte, Gino Paoli, Francesco De Gregori ed Enrico Ruggeri hanno dedicato a Gino Bartali, Fausto Coppi, Costante Girardengo e Felice Gimondi.
L’evento è anche l’occasione per gemellaggi all’insegna della musica e di affinità che travalicano i confini regionali e nazionali. Pont Canavese e Napoli sono ad esempio unite dalla comune devozione a San Gennaro, mentre con i savoiardi di Douvaine sono state celebrate negli anni scorsi le comuni radici linguistiche franco provenzali.
Anche l’industria tessile ha accomunato negli ultimi due secoli il Canavese e la Savoia, grazie al tessuto “Denim” (quello dei jeans), prodotto nelle manifatture Laeuffer di Pont Canavese e di Annecy e utilizzato in origine per i calzoni da fatica della Marina militare sabauda. Quello di Pont è quindi ben più che un semplice concerto di bande musicali: è l’occasione per una comunità locale di rispecchiarsi nella propria storia.