Sabato 11 novembre alle 21 nella sala Contessa Eugenia di Piverone, in via Roma angolo via del Torrione, andrà in scena la rappresentazione teatrale “Oltre il reticolato – Voci e stati d’animo della Grande Guerra”. A cent’anni dalla battaglia di Caporetto, lo spettacolo proposto dall’associazione artistico-culturale “Il Diamante” tornerà in scena con il partrocinio del Comune di Piverone e della Città Metropolitana di Torino. L’allestimento è ideato e interpretato dall’attore e presentatore Davide Mindo, conosciuto a Ivrea e nell’intero Canavese come regista e direttore artistico di numerose manifestazioni, tra cui la Sacra rappresentazione medievale della Passione di Cristo”, la cui terza edizione è in programma il 24 marzo 2018.
La nuova rappresentazione dello spettacolo a Piverone è possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Maria Fasolo, l’associazione “Il Diamante” e l’Officina Dinamica. Alla versione “piveronese” dello spettacolo parteciperà Riccardo Bonsanto, al quale sarà affidata l’esecuzione con chitarra e voce di alcuni tra i canti più conosciuti della Grande Guerra, che faranno da intermezzo tra i diversi personaggi portati in scena da Davide Mindo. Lo spettacolo ha il riconoscimento ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come manifestazione inserita nel calendario delle commemorazioni del centenario dell’evento bellico. Non vuole essere un documentario sulla Grande Guerra, ma un’autentica ricostruzione senza demagogia, a tratti ironica e tragicamente drammatica di quei giorni che sconvolsero il mondo, che punta a coinvolgere il pubblico con una serie di monologhi frutto di un’accurata ricerca storica. Mindo riporta alla luce le lettere scritte dai soldati italiani in trincea e censurate dagli uffici militari. Ma ripropone anche la retorica della propaganda interventista e le relazioni diplomatiche sfociate nel fallimento del conflitto mondiale che avrebbe distrutto l’Europa della Belle Epoque. In passato lo spettacolo è stato proposto con successo al circolo ufficiali dell’artiglieria a cavallo “Voloire”, alla caserma Perucchetti di Milano e in diversi Comuni della Lombardia, del Piemonte, della Valle d’Aosta e del Trentino.
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