I NOSTRI COMUNICATI

 

A Moncalvo Luca Benedicti chiude la stagione primaverile-estiva di Organalia 2018

Il circuito musicale Organalia 2018, promosso e patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, propone sabato 30 giugno alle 17 nella chiesa parrocchiale di San Francesco a Moncalvo (Asti) l’ultimo concerto della rassegna primaverile-estiva, che avrà come protagonista l’organista Luca Benedicti. Il primo concerto di Organalia nella località del Monferrato concerto sarà preceduto alle 16 da una visita guidata alle opere di Guglielmo e Orsola Maddalena Caccia e al museo parrocchiale, a cura delle guide dell'associazione Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e Orsola Caccia Onlus (per informazioni telefono 320-0989626).
L’organo della chiesa di San Francesco è collocato nella cantoria sopra il portale di ingresso principale ed è stato costruito da Vincenzo Mascioni nel 1942, utilizzando canne dello strumento precedente, fabbricato nel 1832 dagli organari Serassi di Bergamo e modificato nel 1881 dall’organaro Mentasti di Varese. Luca Benedicti, protagonista del concerto moncalvese, si è diplomato in organo e composizione organistica e in musica corale e direzione di coro al Conservatorio statale “Ghedini” di Cuneo. Ha partecipato a master class con illustri organisti stranieri e ha iniziato la sua carriera concertistica nel 1988. Ad agosto tornerà ad esibirsi negli USA con concerti a Washington DC, New York e Winchester mentre a novembre si esibirà a Londra sul monumentale organo della Westminster Abbey. Dal 2004 collabora con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e si esibisce con artisti di fama internazionale tra i quali il flautista catalano Claudi Arimany. È organista del Coro Maghini, con cui negli ultimi anni ha eseguito diversi concerti nel contesto del Festival Musica nei Luoghi dello Spirito e di Organalia. Attualmente fa parte della commissione per il restauro e l’ampliamento dell’organo della parrocchia della Beata Vergine delle Grazie di Torino. E’ direttore artistico di rassegne organistiche internazionali.
Il programma del concerto di Moncalvo è incentrato sulla figura del compositore britannico Ralph Vaughan Williams, del quale ricorre il sessantesimo anniversario della morte. L’apertura è affidata a tre pagine barocche: di Johann Sebastian Bach il “Preludio e Fuga in Re minore” BWV 539 e il Preludio al Corale “Allein Gott in der Höh’ sei Her” BWV 662; di Tomaso Albinoni l’Adagio in Sol minore. Al repertorio organistico contemporaneo appartiene invece “Cortège et Litanie” opera 19 numero 2 dell’organista e compositore francese Marcel Dupré, seguita dall’Interludio di Marco Enrico Bossi, dai preludi “Romanza” e “Toccata” di Ralph Vaughan Williams, dall’”Adagio for strings” opera 11 dell’americano Samuel Barber e dalla “Baroque Suite” di Gordon Young.
Il concerto di Moncalvo è patrocinato dalla Provincia di Asti e dalla Città di Moncalvo ed è organizzato in collaborazione con la parrocchia e con l’associazione Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e Orsola Caccia Onlus. L’ingresso è ad offerta libera. Per ulteriori informazioni: www.organalia.org

AL CIRCOLO DEI LETTORI IL MAESTRO ROBERTO COGNAZZO PRESENTA IL SUO CD CON LE TRASCRIZIONI ORGANISTICHE DI BRANI D’OPERA DI MASCAGNI

Venerdì 29 giugno alle 18 al Circolo dei Lettori di via Bogino a Torino è in programma la terza e ultima conversazione musicale curata da Roberto Cognazzo nell’ambito del programma di Organalia 2018. La conferenza-concerto intitolata “Una magnifica gazzarra
di suoni” è ad ingresso gratuito ed offre l'occasione per presentare l'ultimo CD registrato da Roberto Cognazzo per il marchio discografico “Elegia” (www.elegiaclassics.com) e interamente dedicato alla trascrizione organistica di brani d'opera di Pietro Mascagni. Nella registrazione sono raccolte varie pagine sinfoniche e sinfonico-corali, rivisitate grazie alla sterminata tavolozza sonora dell’organo realizzato da Carlo Vegezzi Bossi nel 1884 nella chiesa parrocchiale di San Massimo a Torino. Muovendo dall’opera d’esordio di Mascagni, la “Cavalleria Rusticana”, il programma del concerto propone dieci composizioni del primo decennio della produzione mascagnana, il cui succedersi evidenzia l’eclettismo del compositore che, avendo perfettamente compreso l'irripetibilità della “Cavalleria”, si rivolse, sin dalla seconda opera, "L’amico Fritz”, a soggetti di tutt’altro genere, trovando per ognuno la musica appropriata. Nel contesto di queste opere d’ambiente, il compositore (seguendo i felici esempi di Bizet e Massenet) inserì sovente efficaci brani sinfonici, destinati (come le sinfonie rossiniane) ad una solida fortuna autonoma.