I NOSTRI COMUNICATI

 

A Cesana si rievoca la Battaglia delle Alpi e la vicenda della batteria dello Chaberton

Sabato 24 e domenica 25 giugno è in programma la quarta edizione della commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940, organizzata a Cesana Torinese dall’associazione “Monte Chaberton - 515ª Batteria Guardia alla Frontiera”, nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti il breve ma cruento conflitto che oppose gli eserciti francese e italiano sul confine alpino.
La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dall’Esercito Italiano, dal comune di Cesana Torinese e dall’Unione comuni olimpici Via Lattea.
Sabato 24 a partire dalle 11 a Cesana nella base militare dell’Esercito, in via IV Novembre, sarà aperto il campo militare, che sarà operativo sino alle 15 di domenica 25. Sarà possibile visitare una mostra di reperti, con la partecipazione di gruppi storici di diverse epoche, dalla fine del 1700 agli anni ’80. Alle 15 di sabato 24 è in programma la commemorazione dei caduti, con partenza dal Comune di Cesana e sfilata per le vie del paese.
Seguirà una cerimonia al monumento ai caduti dello Chaberton, alla presenza di autorità civili e militari. Alle 17,30 si terrà una conferenza moderata dal presidente dell'associazione “Monte Chaberton”, Emanuele Mugnaini. Sono previste relazioni di Eugenio Gariglio (“Il 700, com'era organizzata la difesa in Alta Valle”), Massimo Ascoli (“La Guardia alla Frontiera, nascita ed evoluzione”), Mauro Minola (“La Battaglia dal 10 al 24 Giugno 1940”), Alessia Giorda (“Le donne in guerra”) e Diego Drago (“Lo Chaberton in mountain bike”). Alle 21 è in programma un concerto di musica alpina organizzato dalla sezione Valsusa dell’A.N.A. Per l’occasione, grazie a un gemellaggio con gli organizzatori della Festa del Piemonte all’Assietta, si raccoglieranno fondi, con la possibilità di consumare pasti caldi in entrambe le giornate.
Domenica 25 le celebrazioni si sposteranno in cima allo Chaberton. Alle 7 è prevista la partenza da Monginevro per raggiungere la vetta a piedi, autonomamente o in gruppo. Alle 11 un cappellano militare celebrerà la Messa in ricordo dei Caduti di ieri e di oggi, ricordando in particolare Margherita Beria d’Argentina, Antonio Lovato e Adriano Trombetta, deceduti il 17 febbraio scorso sotto una valanga che li ha travolti mentre stavano affrontando la discesa con gli sci dallo Chaberton.
Dopo l’alzabandiera si terranno la cerimonia commemorativa e il concerto musicale di ottoni dell’A.N.A. Valsusa. Seguirà il pranzo in vetta con panini, bibite e vino. A contorno dell’evento è stato organizzato un contest fotografico a premi su Instagram, organizzato dal Gruppo Fotografico La Mole con l’hashtag #chaberton. Il regolamento è pubblicato nei portali Internet www.montechaberton.it e www.gflamole.it

PAGINE DI STORIA SCRITTE A 3.130 METRI DI ALTITUDINE

In vetta allo Chaberton, a 3.130 metri di altitudine, nel 1940 era presente la batteria fortificata più alta d’Europa, progettata alla fine del XIX secolo e completata nel 1910. Allo scoppio delle ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta: venne utilizzato per bombardare obiettivi militari francesi, senza peraltro causare grandi danni. Nel vicino forte francese dello Janus è visibile una torretta di avvistamento corazzata sopra un'opera di cemento, in cui l'acciaio della torretta fu parzialmente distorto, ma non perforato, da una delle granate da 149 della batteria. L'esercito francese aveva però già pronto un piano di bombardamento del forte. Il mattino del 21 giugno 1940, i francesi cominciarono a bombardare con quattro obici d'assedio Schneider da 280 millimetri. Il bombardamento fu temporaneamente sospeso per la nebbia, ma nel pomeriggio riprese e, una volta aggiustato il tiro, i mortai francesi in breve tempo misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti, mettendo fuori uso la teleferica di servizio del forte e causando danni notevoli alle strutture. Il giorno seguente il forte continuò a sparare con le due torrette residue, mentre i francesi spararono ancora qualche colpo di mortaio.
Con l'armistizio del 25 giugno, il forte cessò l'attività. Abbandonato dopo l'8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell'autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l'intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Abbandonato, il forte venne svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.
Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è però molto difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.