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La Conferenza metropolitana dei Sindaci chiamata a ratificare l’odg sulle concessioni autostradali

Per lunedì 11 dicembre alle 10,30 è convocata nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 la Conferenza Metropolitana dei 316 Sindaci del territorio, per la discussione e l’approvazione dell’ordine del giorno sui criteri per il rinnovo delle concessioni autostradali del sistema Tangenziale di Torino, delle autostrade Torino-Pinerolo e A5 Torino-Quincinetto e dei raccordi autostradali Ivrea-Santhià e A5-Strada Statale 11, approvato all’unanimità dal Consiglio metropolitano il 10 novembre scorso. Nel documento si chiede alla Sindaca metropolitana Chiara Appendino un impegno per mantenere autonoma e separata tale concessione da quella per l’autostrada Torino-Piacenza, che non ricade interamente nel territorio della Città Metropolitana. L’ordine del giorno rileva inoltre che si potrebbe ipotizzare un accorpamento tra la concessione della Tangenziale e della A5 e quella della A32 Torino-Bardonecchia, che ricade invece interamente nel territorio metropolitano. L’ipotesi presa in considerazione dal Consiglio metropolitano è quella dell’affidamento della gestione del sistema tangenziale-autostradale torinese alla Città Metropolitana o a una sua società in house, anche appositamente costituita, per fare in modo che le tariffe dei pedaggi possano finanziare i piani e i programmi di manutenzione pluriennale delle tratte autostradali e delle Strade Provinciali interconnesse. Una gestione diretta da parte della Città Metropolitana, consentirebbe di rimodulare equamente le tariffe dei pedaggi, per evitare disparità di trattamento tra i cittadini dell’area metropolitana. L’ordine del giorno prende in considerazione anche un’altra ipotesi, che valorizzerebbe l’esperienza torinese di gestione mista pubblica-privata, con la possibilità per una società mista di partecipare alla gara per la concessione. In caso il Governo non accogliesse le richieste della Città Metropolitana, l’ordine del giorno impegna la Sindaca Appendino ad operare per ottenere adeguate compensazioni per l’Ente di area vasta, rapportate al costo di manutenzione della rete stradale di sua competenza, che canalizza il traffico veicolare da e verso la Tangenziale e le autostrade oggetto della concessione.