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Dopo l’approvazione da parte del Consiglio, il Bilancio di previsione 2016 è operativo

A seguito della definitiva adozione da parte del Consiglio Metropolitano, il Bilancio di previsione 2016 della Città Metropolitana di Torino è operativo e le risorse stanziate per la manutenzione straordinaria della viabilità e dell’edilizia scolastica sono disponibili. Il parere della Conferenza è obbligatorio ma non vincolante e quindi non ha impedito la successiva approvazione del Bilancio in seconda lettura da parte del Consiglio, con sette voti favorevoli dei Consiglieri del Movimento 5Stelle, sei astensioni da parte del gruppo Città di città e la non partecipazione al voto di due Consiglieri della Lista Civica per il territorio.
Nella discussione in prima lettura in Consiglio e nel dibattito nella Conferenza dei Sindaci sia la Sindaca metropolitana che il Vice Sindaco avevano sottolineato il carattere tecnico di un Bilancio di previsione approvato nonostante pesanti limitazioni alle risorse disponibili, imposte dal trasferimento allo Stato centrale di oltre la metà del gettito fiscale proprio dell’Ente: 108 milioni sul totale di 200, provenienti dall’addizionale RC auto, dall’IPT e da altre entrate di minore entità.
Nell’anno corrente la Città Metropolitana ha già trasferito alle casse statali oltre 52 milioni di Euro. Per questo sono stati effettuati pesanti interventi di contenimento di tutte le spese dell’Ente, dando priorità alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria e dell’edilizia scolastica. Utilizzando un avanzo di amministrazione dedicato e derivante da alienazioni di beni immobili e partecipazioni azionarie, sono stati recuperati 25 milioni per la manutenzione straordinaria. E’ stato inoltre possibile recuperare le risorse per le funzioni delegate dalla Regione Piemonte e svincolare una quota di 6,5 milioni dell’avanzo di amministrazione del 2015, destinata alla salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Nei prossimi mesi il Consiglio metropolitano dovrà confrontarsi sulle scelte prioritarie per il 2017, decidendo se privilegiare il rispetto delle regole del Patto di Stabilità o gli investimenti per la salvaguardia della sicurezza degli edifici scolastici e delle strade.