I NOSTRI COMUNICATI

 

Concluso il progetto Nisaba: l’apprendimento della lingua come veicolo di integrazione

Sono in tutto 60 i corsi del progetto Nisaba, distribuiti su tutto il territorio piemontese, a cui partecipano 484 cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, appartenenti a target vulnerabili. Di questi 60 corsi, 18 prevedono il coinvolgimento di 68 donne vittime di torture, stupri e altre gravi forme di violenza psicologica, fisica o sessuale di età compresa tra i 19 e 45 anni, 32 donne madri singole con figli e 44 donne vittime di tratta; 12 corsi sono invece destinati a circa 100 minori stranieri, tra cui 36 non accompagnati e 60 a rischio di esclusione, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, mentre i rimanenti 30 corsi sono rivolti a 240 donne e uomini occupati, di età compresa tra i 19 e i 45 anni, che vogliono accrescere la conoscenza della lingua italiana e del vocabolario utile in contesto lavorativo.
Questi i numeri presentati alla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri durante l’evento finale del progetto, finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Internocon capofila Enaip Piemonte, che promuove corsi di formazione finalizzati a conseguire l’alfabetizzazione, l’apprendimento della lingua italiana, l’acquisizione di competenze chiave di cittadinanza e il miglioramento delle capacità di adeguare l’uso della lingua al contesto lavorativo nei cittadini stranieri in particolari situazioni di disagio.
I corsi rivolti alle donne hanno una durata di 36 ore e prevedono un tema lessicale specifico (salute, cibo, cura di sé, lavori di casa, infanzia) affrontato con visite in luoghi attinenti (consultori, ospedali, mercati, supermercati, negozi, servizi al femminile, luoghi di aggregazione formale e informale femminile). Stessa durata per quelli indirizzati ai minori; in questo caso, i temi lessicali riguardano tempo libero, sport, scuola, adolescenza e identità, e vengono sviluppati con visite in luoghi di cultura e animazione giovanile, centri di aggregazione, biblioteche, scuole, centri di formazione professionale, società sportive, Informagiovani e altro. I corsi per lavoratori durano 24 ore e sono dedicati alla microlingua dell’assistenza domiciliare, ristorazione, artigianato, edilizia, agricoltura e commercio, presentata attraverso visite a cooperative, aziende, servizi operanti in quegli ambiti, laboratori di formazione professionale. Grazie alle uscite sul territorio e alle lezioni immerse nella realtà del contesto socio-culturale, il 60% delle ore previste dai corsi è svolto fuori dall’aula, sul campo, privilegiando dunque l’interazione orale rispetto alla conoscenza delle regole di funzionamento della lingua.
“La Città metropolitana di Torino ha aderito a Nisaba fin dall’inizio partecipando al tavolo di coordinamento” ha spiegato la consigliera delegata all’istruzione e alla formazione professionale nel suo intervento. “Siamo molto soddisfatti dell’esito del progetto, che si è rivelato decisamente positivo dal momento che l’obiettivo, pienamente raggiunto, era quello dell’integrazione sociale delle persone straniere che sono state coinvolte”.