Come ha sottolineato il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, “la piattaforma risponde a una filosofia amministrativa che vuole riportare la Città metropolitana a essere protagonista nei diversi territori, accorciare le distanze con gli amministratori locali e operare all’insegna della concretezza”.
La piattaforma raggiungibile sul sito Internet dell’Ente alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/azioni-integrate-enti-locali/rilevazione-fabbisogni consente alle amministrazioni comunali di inviare richieste di progettazione ed eventuale direzione lavori delle opere di propria competenza, ma anche di segnalare l’esigenza di opere pubbliche concernenti l’edilizia scolastica e la viabilità di competenza della Città metropolitana.
La piattaforma ha lo scopo estendere su vasta scala una rete di assistenza agli Enti locali e di predisporre la rilevazione dei fabbisogni di investimento, aggregati per tipologie omogenee di competenza. La rilevazione dei fabbisogni è a sua volta propedeutica all’elaborazione della programmazione annuale e pluriennale delle opere pubbliche e degli acquisti di beni e servizi, di cui si occupa la Direzione programmazione e monitoraggio opere pubbliche, beni e servizi. Le segnalazioni, suddivise in sotto-ambiti tecnici, analizzate e catalogate, potranno essere “interrogate” dalle direzioni che erogano servizi agli Enti locali e al territorio, per capire i fabbisogni di intervento.
Nell’ambito dell’assistenza tecnica ai Comuni, le segnalazioni sono suddivise in quattro sotto-ambiti: viabilità ed edilizia di competenza comunale, ambiente e tutela del territorio, area espropriativa e topografica. Come detto, le opere pubbliche di competenza della Città metropolitana che possono essere oggetto di segnalazione da parte dei Comuni sono attinenti alla viabilità (messa in sicurezza, ampliamento, potenziamento e ammodernamento tecnologico di strade provinciali, nuove opere viarie, piste ciclabili, manutenzione ordinaria e straordinaria) e all’edilizia scolastica (nuove opere, consolidamento statico, adeguamento sismico di edifici esistenti, prevenzione degli incendi, ammodernamento degli impianti elettrici, messa in sicurezza dei locali, demolizioni, ampliamenti e potenziamenti, ristrutturazioni, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione energetica, manutenzione ordinaria e straordinaria).
La piattaforma è già stata testata con successo tra il novembre del 2022 e il gennaio del 2023, con la raccolta di 80 tra richieste di assistenza tecnica (il 40% del totale), di interventi sull’edilizia scolastica (40%) e sulle strade provinciali (20%) di competenza della Città metropolitana. Nel 2024 la raccolta e compilazione annuale dei moduli di fabbisogno da parte dei Comuni sarà possibile dal 1° febbraio al 31 marzo. Nei mesi di aprile e maggio avverrà l’elaborazione dei dati raccolti, la predisposizione di una bozza e la trasmissione formale del piano integrativo delle opere pubbliche, a seguito dell’acquisizione dei pareri da parte delle Zone omogenee.
