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Qualità dell’aria: il tavolo di coordinamento nuovamente convocato a fine luglio

Il tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria, convocato dalla consigliera della Città metropolitana di Torino delegata all’ambiente, Barbara Azzarà, si è riunito oggi pomeriggio nella sede di corso Inghilterra. Era presente il neo assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati.
Durante l’incontro, cui hanno partecipato sindaci e amministratori di una trentina di Comuni, è stato fatto il punto sui provvedimenti sulla limitazione delle emissioni previsti dall’Accordo di Programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria nel Bacino Padano” per l’inverno 2019-2020. Provvedimenti che limiteranno la circolazioni dei veicoli più inquinanti, a partire dai motori diesel.
L’assessore regionale Marnati ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione regionale di mantenere le impostazioni dei provvedimenti adottati nella scorsa stagione invernale. “Abbiamo in programma nei prossimi giorni un incontro con i rappresentanti delle diverse categorie produttive per raccogliere i loro pareri. Contiamo di avviare un piano di investimenti per la sostituzione degli automezzi in servizio nel trasporto pubblico, una spesa che ammonterà ad oltre 75 milioni di euro. La tendenza è quella di non acquistare nuovi mezzi ad alimentazione a gasolio ma puntare all’elettrico e al metano”.
Ha partecipato al tavolo di coordinamento anche il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto, il quale ha ricordato che dal Duemila ad oggi gli sforamenti del PM10 a Torino, rilevati ad esempio alla centralina della Consolata, sono passati da 269 a meno di 90. “Certo siamo ancora al di fuori dei limiti consentiti – ha spiegato – ma abbiamo registrato miglioramenti”.
Molti gli interventi da parte degli amministratori comunali. Sono stati sollevate questioni riguardanti le difficoltà di controlli da parte della polizia locale sugli automezzi in base all’alto numero di deroghe inserite nell’ultima tornata di provvedimenti.
Occorre, secondo i sindaci, pensare maggiormente alle misure strutturali e non solo a quelle emergenziali. Le ordinanze risultano spesso complesse e bisogna renderle più comprensibili a chi le deve applicare ma soprattutto ai cittadini. Si è parlato anche della necessità di migliorare la comunicazione, spiegare le motivazioni previste dalle misure che limitano il traffico.
Molto spazio è stato dedicato al tema delle deroghe e degli incentivi, fino alla proposta di utilizzare i dati Isee, sperimentazione avviata dalla Regione Emilia Romagna.
“Un argomento importante e delicato – ha sostenuto la consigliera
Barbara Azzaràoccorre capire come effettuare i controlli, verificare se si può intervenire anche nel campo del riscaldamento con incentivi per la sostituzione delle caldaie. Non possiamo entrare nello specifico fino a quando non saremo in possesso di un modello per valutare l’impatto di una misura del genere”.
In ogni caso per poter attuare modifiche sui contenuti delle deroghe occorre attendere una delibera della Regione. Il tavolo di coordinamento è stato dunque aggiornato alla fine di luglio quando si potrà conoscere l’esito dell’incontro dell’assessore regionale con le categorie produttive, ragionare su una bozza di delibera e poter valutare il modello adottato altrove sui dati contenuti dai certificati Isee.