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Autorizzazione all’impianto di teleriscaldamento di Rivoli: le precisazioni sull'iter

In merito all’iter per l’autorizzazione alla società Edison Teleriscaldamento per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a gas naturale e biomassa legnosa a Rivoli,il Dipartimento Ambiente e Vigilanza ambientale della Città metropolitana di Torino precisa che:
- nel novembre scorso l’Ufficio Urbanistica della Città di Rivoli ha espresso un parere tecnico favorevole alla variante urbanistica correlata alla costruzione e messa in funzione dell’impianto di cogenerazione, in attesa della ratifica della variante stessa da parte del Consiglio Comunale
- la Edison Teleriscaldamento ha proposto all’amministrazione comunale uno schema di accordo per la realizzazione della rete di teleriscaldamento, che dopo aver recepito le osservazioni formulate da tutti gli uffici interessati, è stato approvato dalla Giunta Comunale e ritrasmesso in via definitiva il 30 novembre
- a giudizio della Direzione Risorse idriche e tutela dell’atmosfera della Città metropolitana di Torino appariva quindi più che evidente la volontà favorevole dell’amministrazione comunale, in considerazione di quanto affermato sulla ratifica della proposta di variante, oltre che della già avvenuta sottoscrizione dell’accordo con Edison Teleriscaldamento.
- essendo decorsi i termini assegnati per l’acquisizione degli assensi per il rilascio dell’autorizzazione e attesi ulteriori 30 giorni oltre a quelli stabiliti nel settembre dello scorso anno, la Direzione Risorse idriche e tutela dell’atmosfera della Città metropolitana ha concluso il procedimento, con un provvedimento emanato il 10 gennaio scorso.
Dagli uffici competenti della Città metropolitana si sottolinea che la costruzione e l'esercizio degli impianti di cogenerazione di potenza termica inferiore ai 300 Megawatt, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dall'amministrazione competente. Tale autorizzazione costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico. L’espressione del Consiglio comunale deve avvenire entro il termine del procedimento e il mancato pronunciamento nei termini non è comunque vincolante: questo perché l’approvazione del progetto è quella che la normativa in materia definisce come una variante automatica normativa”, purché gli elaborati presentati a corredo dell’istanza di autorizzazione siano completi come attestato dal Comune. Lo strumento urbanistico dovrà essere adeguato da parte del Comune, successivamente all’approvazione del progetto, alla prima variazione utile.