Il nuovo Piano consentirà di mantenere in efficienza le infrastrutture già esistenti e di realizzarne di nuove, da quelle più importanti come l’acquedotto della Valle Orco, il collettore per la raccolta delle acque inquinate “di prima pioggia” e il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione del Po a quelle più piccole ma altrettanto rilevanti per i singoli territori.
“Questa mole di investimenti non potrà che giovare all'economia complessiva della Città metropolitana” ha detto il vicesindaco Alberto Avetta, anche presidente delegato di Ato3 “anche perché destinata a un obiettivo fondamentale: farci bere acqua buona e quindi migliorare la nostra qualità di vita. Anche sul fronte del Servizio idrico integrato
"Un impegno prioritario” conclude il vicesindaco metropolitano Avetta “è quello di avviare il confronto con i territori per valutare insieme le esigenze che prenderemo in considerazione nel prossimo periodo: il piano di investimenti dell'Ato acqua è decennale e per ora abbiamo solo elencato i progetti analizzati fin qui. Dieci anni sono lunghi e dal territorio emergeranno altre progettualiotà che non mancheremo di esaminare".