I NOSTRI COMUNICATI

 

Si elaborano le proposte per l’Agenda del Cibo nella Città Metropolitana

Stamani al campus della Facoltà di Agraria dell'Università di Torino si è tenuto il terzo incontro nell'ambito del progetto"Nutrire Torino Metropolitana". Sono stati presentati i risultati delle prime due giornate di studio e confronto e sono stati approfonditi alcuni temi che troveranno spazio nell'Agenda del Cibo, che, entro fine anno, sarà posta all'attenzione delle istituzioni locali, dei soggetti economici, delle forze sociali e dell'opinione pubblica. Le idee, i progetti e le esperienze innovative emerse in questa fase preparatoria potranno essere accompagnati e sostenuti attraverso fondi europei o regionali o sponsorizzazioni pubbliche e private. L'Agenda sarà inoltre parte integrante del Piano Strategico di cui nei prossimi mesi si doterà la Città Metropolitana di Torino.

All'incontro odierno ha partecipato la Consigliera metropolitana delegata all'agricoltura, all'ambiente e allo sviluppo montano, Gemma Amprino, che ha sottolineato come dal confronto tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla redazione dell'Agenda stia emergendo la rilevanza dei temi dell'educazione alimentare e della formazione degli operatori delle filiere produttive e commerciali. "Nei seminari che hanno affrontato i temi della qualità e della conoscenza sono emerse proposte che ora dovranno tradursi in progetti e azioni concrete. - ha ricordato Amprino - Ci sono indicazioni su azioni realizzabili in tempi brevi, mentre altri progetti e proposte necessitano di una programmazione di lungo o medio periodo. Sono convinta che i primi risultati concreti motiveranno tutti a proseguire il cammino". "Avendo le mie radici familiari nel mondo contadino, ho ben presente il significato e il valore della stagionalità nella produzione e distribuzione dei prodotti. – ha aggiunto la Consigliera metropolitana delegata all'agricoltura, all'ambiente e allo sviluppo montano – E' un tema di cui dovremo farci carico, con iniziative di comunicazione e di formazione. L'Expo 2015, dedicato alla nutrizione e alle risorse naturali, ci aiuta a considerarlo in tutta la sua importanza".

Maria Grazia Pellerino, Assessore all'Istruzione della Città di Torino, ha affrontato il tema dell'accesso al cibo di qualità, che non deve essere confinato in una nicchia commerciale e produttiva a disposizione di una elite. Dal confronto fra i soggetti coinvolti in "Nutrire Torino Metropolitana" è emerso che la qualità non si identifica completamente con la filiera biologica o con i prodotti ottenuti con la lotta fitosanitaria integrata. Per quanto riguarda il rispetto delle norme igienico-sanitarie la qualità del cibo nell'area metropolitana torinese è buona, ma all'interno delle filiere produttive vi è una scarsa condivisione delle conoscenze. "La qualità, - ha affermato l'Assessore Pellerino - deriva dal come si produce, dal metodo, dall'approccio che si tiene. Perché il cibo di qualità ha più dimensioni: quella sensoriale, quella relativa all'equità nella produzione, distribuzione e consumo, quella della sostenibilità. Il cibo di qualità è più caro, ma si può e si deve imparare a consumare di meno e meglio e a cercare il cibo più genuino. Occorre riavvicinare produttori e consumatori, accorciando le filiere distributive. Occorre mutare le condizioni economiche della filiera produttiva e di quella distributiva. Sia per i produttori che per i consumatori sono importanti la condivisione delle conoscenze, la formazione e l'accessibilità economica, intesa come giusta remunerazione per i produttori, adeguata capacità di spesa e opportunità di scelta per i consumatori".

I TEMI AFFRONTATI NELLA FASE PREPARATORIA DELL'AGENDA DEL CIBO

- Educazione e fomazione: educazione scolastica, programmi formativi per gli operatori economici, i consumatori, i funzionari e gli amministratori pubblici

- Informazione e conoscenza: conocenza reciproca tra i soggetti della stessa filiera, tra filiere diverse, tra settori e operatori economici. Circolazione e diffusione delle informazioni nutrizionali e sulla provenienza dei cibi, attraverso etichette, marchi, sistemi di tracciabilità e rintracciabilità

- Distribuzione e piattaforme logistiche: rapporti tra nuovi modelli distributivi e canali tradizionali (grande distribuzione, mercati rionali, commercio al dettaglio), partnership gestionali (pubbliche, private e miste) per le nuove forme di distribuzione, ruolo del CAAT

- Public procurement: organizzazione delle filiere, vincoli e regole, costi e benefici degli acquisti "verdi" della pubblica amministrazione

- Semplificazione: registro unico dei controlli, armonizzazione degli organismi sanitari

- Premi e incentivi alla qualità: sgravi fiscali, utilizzo e reperimento di fondi pubblici

- Pianificazione territoriale: tutela e uso del suolo agricolo, integrazione degli strumenti e regole per l'utilizzo delle risorse territoriali, continuum urbano-rurale

- Nuove governance alimentari: politiche alimentari integrate, reti di istituzioni, istituzione degli assessorati alle politiche alimentari e del food policy council, partnership urbane e territoriali, utilizzo di processi partecipati

Per informazioni sul progetto si può scrivere a nutriretorino@gmail.com