Sabato 29 ottobre alle 18,30 la manifestazione inizierà al bocciodromo di via Roma con l’apertura del padiglione gastronomico, in cui si potranno gustare o acquistare per l’asporto piatti a base di polenta di mais rosso, accompagnata da salsiccia, spezzatino di vitello, brasato, pollo in umido, formaggi e tante altre specialità. Alle 21 nel salone Emilio Pinchia è in programma un concerto del chitarrista Roberto Menabò intitolato “Blues acoustica guitar soli”, organizzato dall’amministrazione comunale di Banchette. Domenica 30 ottobre alle 9 nelle vie del paese si aprirà la mostra-mercato dei prodotti agroalimentari, artigianali e commerciali locali. Saranno presenti anche pittori e hobbisti dell’intero Piemonte e della vicina Valle d’Aosta. Si potranno degustare le miasse, i friceui d’pom, lo zabaglione, le caldarroste, la cioccolata calda, il caffè, i biscotti, i dolci artigianali, il vin brulè, i vini canavesani Doc, le birre artigianali e tante altre specialità tipiche. I “Gieugh-ëd na vòlta” saranno proposti dal gruppo storico degli Allodieri di Cuorgnè, mentre il battesimo della sella sarà a cura dell’associazione Scuderie CavalChiusella. È anche in programma una mostra di quadri realizzati con pagliuzze d’oro e polvere di pietre macinate provenienti dal torrente Orco, a cura di Gian Piero e Francesco Ricciardi. Nel salone Emilio Pinchia si potrà visitare la mostra fotografica su “Banchette e i banchettesi del secolo scorso”, curata da Maria Paola Capra con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Le ultime opere dell’artista Sergio Gatta saranno in mostra nella chiesa di San Giuseppe. Dalle 11 in avanti nel locale riscaldato del bocciodromo tornerà la degustazione di piatti a base di polenta di Mais Rosso, sempre con la possibilità dell’asporto.
Per informazioni si può scrivere a pignolettorosso@alice.it o chiamare i numeri telefonici 333-3271763 e 347-1269097.
ATTENTI AL MARCHIO!
Il mais Pignoletto rosso del Canavese ha la sua origine nell’omonimo territorio e fino agli anni ’50 del 900 è stato il principale ingrediente di tanti prodotti dell’alimentazione locale, per poi lasciare spazio ad altri tipi di cereali. Era la principale fonte di sostentamento alimentare poiché accessibile a tutti per il suo basso costo. Da molti anni gli agricoltori locali sono impegnati nella tutela delle diverse varietà disponibili, dopo che il Pignoletto rosso aveva rischiato la totale estinzione nel secondo dopoguerra. Agricoltori appassionati con il supporto dell’amministrazione comunale di Banchette e della Confagricoltura di Torino, hanno consentito di recuperare l’antica varietà di mais da agricoltura biologica.Il consumatore che vuole essere sicuro di aver acquistato la vera farina di Pignoletto Rosso deve fare attenzione all’etichetta, imparando a leggerla. Il mais rosso di Banchette con il marchio biologico certificato dall’organismo di controllo Ecocert è garantito a partire dal seme autoctono, che viene selezionato accuratamente di anno in anno. La semina viene effettuata su un terreno circondato da boschi, che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione con altri mais ibridi. I processi produttivi sono eseguiti con metodo biologico certificato. La raccolta viene eseguita come un tempo, in pannocchie. Durante la cernita tutte le pannocchie vengono selezionate e solo le migliori vanno alla sgranatura. L’essiccazione viene eseguita con un bruciatore a metano a bassa temperatura, per mantenere inalterate le proprietà del prodotto. La macinatura viene eseguita con un mulino a pietra. Questo tipo di macinazione è più lento e riscalda meno la farina, mantenendo in questo modo intatto il contenuto di vitamine e di grassi insaturi del germe.
