Da venerdì 1 a domenica 10 settembre a Carmagnola tornerà “Peperò”, la Fiera Nazionale del Peperone, la più grande in Italia dedicata a un singolo prodotto agricolo, con un’area espositiva di 14.000 metri quadrati. La fiera è a tutti gli effetti un festival, che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. Giovedì 29 giugno alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2017 ha partecipato la Consigliera metropolitana delegata al turismo Anna Merlin. Gli organizzatori e gli amministratori comunali carmagnolesi hanno sottolineato che nel 2016 “Peperò” ha registrato oltre 250.000 visitatori e una ricaduta economica sul territorio di circa 4.900.000 euro, certificata da una ricerca universitaria. Tra i numerosissimi appuntamenti in programma vi sono i talk show condotti dal giornalista Paolo Massobrio e il concerto di Bianca Atzei. Vista la crescita qualitativa e quantitativa che “Peperò” ha vissuto negli ultimi anni, l’amministrazione comunale di Carmagnola ha deciso di cambiare il nome della manifestazione da “Sagra” a “Fiera Nazionale del Peperone”.
Proposte per tutti i gusti, i pubblici e gli interessi
Come accade ormai da alcuni anni, a settembre a Carmagnola i visitatori troveranno la Piazza dei sapori e diverse aree enogastronomiche, potranno partecipare a talk show ed eventi, degustare lo street food, visitare una grande rassegna commerciale con 220 espositori, assistere a spettacoli di teatro e cabaret e a esibizioni sportive, ascoltare concerti e partecipare alla tradizionale Festa di Re Peperone e della Bela Povronera, con la sfilata di centinaia di personaggi in costume. Tornerà l’apprezzato spazio per i bambini, con attività, giochi e spettacoli. La Fiera del Peperone è anche una delle più grandi manifestazioni urbane in Italia, con vie e piazze che vengono trasformate nell’aspetto e nel nome e con una attenta ricerca sulla qualità e sul legame con i territori, che consente di proporre le eccellenze nazionali e accontentare tutti i gusti.
Ma il protagonista principale è il Peperone di Carmagnola, che viene raccolto manualmente a partire dalla fine di luglio, rispettando un severo disciplinare di produzione. È un prodotto apprezzato in tutta Italia per la sua qualità e genuinità e per il fatto che si presta alle più svariate preparazioni. I visitatori potranno acquistare e gustare le quattro tipologie morfologiche riconosciute dal Consorzio dei produttori: il Quadrato a forma cubica e tre o quattro punte, il Corno di Bue dalla forma allungata, il Trottola a forma di cuore e il Tumaticot tondeggiante e schiacciato ai poli. Per tradizione, nella prima domenica della manifestazione viene organizzato il concorso mostra-mercato del peperone riservato ai produttori locali, con gli esemplari vincitori che vengono battuti all’asta per beneficenza. Oltre a valorizzare al massimo il Re Peperone, la Fiera si pone da sempre anche l’obiettivo di porre in risalto l’intera produzione agricola del territorio, dagli ortaggi (porri, asparagi, pomodori) ai formaggi (tome, formaggi del fieno), dalle carni bovine della razza Piemontese a quelle del pollame e dei conigli.
Alla scoperta dei tesori della città
Per i visitatori che giungono a Carmagnola da molte parti d’Italia (rilevante, ad esempio, la presenza di liguri e lombardi) la Fiera del peperone è la “porta d’accesso” a un mondo di tradizioni, valori, sapori e conoscenze, che caratterizzano il territorio carmagnolese. Eventi, mostre e allestimenti organizzati durante la Fiera puntano a far conoscere e a valorizzare il patrimonio architettonico e culturale della città: il castello del XII secolo che ospita la sede del Comune; il seicentesco Palazzo Lomellini; la Civica Galleria di arte contemporanea, che ospita mostre, concerti, incontri e dibattiti; l’abbazia di Santa Maria Assunta a Casanova risalente al XII secolo, con la chiesa, il monastero e la cripta; il Ghetto ebraico e la Sinagoga; l’antica dimora quattrocentesca di Casa Cavassa; molte chiese antiche e numerosi musei tra i quali l’Ecomuseo della cultura della lavorazione della Canapa. Carmagnola è dunque una città ricca di storia, di mercati e di manifestazioni tradizionali legate alla cultura popolare locale, in cui è bello passeggiare per ore, non solamente in occasione della Fiera del Peperone.
Le novità dell’edizione 2017
Tra le novità della sessantottesima edizione l’assegnazione di premi agli espositori che avranno le idee più innovative sulla valorizzazione del peperone, l’iniziativa “La tradizione... col Peperone!" che coinvolgerà dieci foodblogger provenienti da diverse regioni in un "contest" che prevede la rivisitazione di una ricetta della tradizione culinaria del territorio di provenienza di ciascuno, riproponendola con l'inserimento del peperone di Carmagnola come protagonista. Le ricette verranno valutate da una giuria presieduta da Paolo Massobrio e da una giuria popolare “social” che si esprimerà attraverso Facebook.
Nel Salone della Chiesa di San Filippo tornerà anche quest’anno il Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino con una selezione dei migliori produttori locali e il Pane della Sagra al peperone preparato in collaborazione con l’Unitre e venduto a scopo benefico. In San Filippo saranno presenti anche una ventina di aziende provenienti dai Comuni terremotati del Centro Italia, per iniziativa di CIA e Coldiretti.
La Fiera Nazionale del Peperone è organizzata dal Comune di Carmagnola in collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti e grazie al prezioso contributo di sponsor privati e di numerosi volontari. La Città Metropolitana di Torino ha concesso anche quest’anno il patrocinio all’evento. La gestione e la ricerca degli espositori sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari (Genova) che, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, collabora per il terzo anno al nuovo progetto di rinnovamento della storica manifestazione.
I NOSTRI COMUNICATI
È già tempo di pensare alla Fiera del Peperone di Carmagnola
- Dettagli
- Categoria: Agricoltura