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Dal 28 agosto a Carmagnola la Sagra del Peperone diventa “Peperò”

Giunta alla sessantaseiesima edizione, la Sagra del Peperone di Carmagnola cambia, ma all'insegna della tradizione. Il nome della manifestazione – un "brand" riconosciuto ormai a livello nazionale - rimane sempre lo stesso, ma viene affiancato da un marchio ridanciano e da un nome, "Peperò", che è una sorta di slogan e che strizza l'occhio ai più giovani, un pubblico da conquistare per continuare a stare al passo con i tempi. L'idea di "Peperò" è arrivata dal progetto grafico che ha vinto il concorso indetto in collaborazione con "La Stampa", media partner della manifestazione. Quella che si aprirà a Carmagnola venerdì 28 agosto non vuole più essere la tradizionale sagra enogastronomica di paese, se mai lo è stata. In primo luogo perché Carmagnola è una città, agricola e rurale fin che si vuole, ma con una storia secolare e uno spessore culturale e sociale di tutto rispetto. La Sagra non è più da molto tempo un evento locale, ma richiama visitatori dalla Liguria, dalla Lombardia e da molte altre regioni italiane. Lo dimostrano i numeri dell'edizione dello scorso anno: 250.000 presenze, con un giro di affari sul territorio stimato in 2,2 milioni di Euro. L'edizione 2015 è stata presentata giovedì 2 luglio al Circolo della Stampa Sporting di Torino, alla presenza del testimonial dell'evento, il critico enogastronomico Paolo Massobrio. L'obiettivo di quello che è ormai diventato un festival che propone dieci giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici è quello di far venir fuori l'anima di Carmagnola, vera e propria "porta" della Città Metropolitana di Torino per chi arriva dalla Liguria e dalla Provincia di Cuneo, con le sue bellezze architettoniche (imperdibili la Casa Cavassa, il ghetto ebraico, il Museo Tipografico e quello Navale, i portici e e le dimore storiche di piazza Sant'Agostino e via Valobra), le sue tradizioni agricole, le sue eccellenze enogastronomiche e la sapienza - tramandata nei secoli ed ora recuperata dal gruppo storico dei Cordai di San Bernardo - degli artigiani che lavoravano la canapa per farne corde utilizzate sui velieri che partivano da Genova e Savona. Sono tanti i motivi per visitare Carmagnola a fine agosto e all'inizio di settembre: la Piazza dei Sapori, il concorso per gli agricoltori produttori di peperoni delle varietà locali Tumaticot, Quadrato, Corno di Bue e Trottola, la galleria commerciale, la sagra del pane, i talk show, gli allestimenti visivi, gli show cooking e il nuovo salone "Peperò". Senza dimenticare, naturalmente, l'esposizione e vendita dei prodotti tipici del "Paniere" della provincia di Torino nel salone e nel chiostro della chiesa di San Filippo, dove si potrà acquistare anche il Pane della Sagra offerto a scopo benefico, con peperoni,spezie, verdure e canapa. L'Alto Adige presenterà i suoi prodotti tipici all'interno di una baita alpina di 150 metri quadrati. Ampi spazi saranno dedicati allo street food e al movimento dei "griller", gli appassionati del barbecue, con Gianfranco Lo Cascio che darà dimostrazioni pratiche di come il peperone può essere un'ottima risorsa anche per la griglia. Ma il cartellone proporrà anche spettacoli di teatro e cabaret e danza, tanta musica con band pop, rock e jazz, eventi dedicati alla musica occitana con la ghironda e alla taranta, l'ormai tradizionale raduno vespistico nazionale, prove sportive, centinaia di personaggi e maschere del Piemonte, mostre di arte contemporanea e convegni su temi legati al mondo del lavoro e dell'agricoltura.